HOLEBONES – Loud
Gli Holebones nascono da un’idea di Heggy Vezzano (Francesco Renga, Nina Zilli, Andy J. Forest, etc.) e Andrea Caggiari (Amanda e la Banda, Daniele Tenca, Amanda Tosoni & Andrea Caggiari Duet). La volontà è quella di formare un trio per interpretare dal vivo i classici del blues. Il progetto si consolida con l’entrata in formazione alla batteria di Leif Searcy (Carmen Consoli, Malika Ayane). Inizia l’attività live sui palchi del Nord Italia. A marzo 2020 il trio inizia a riarrangiare alcuni brani storici del blues, lavorando da casa. Quattro brani dopo l’inizio dei lavori, gli Holebones si accorgono che varrebbe la pena dare una forma più concreta a questo progetto incidendo un intero disco. La ricerca di uno studio di registrazione porta i tre musicisti al NoLo Recording Studio di Niccolò Polimeno. Niccolò (fonico di professione, chitarrista, cantante e autore) resta impressionato dal progetto e decide di sposarlo diventandone il secondo chitarrista. La band è ora al lavoro sul primo album in studio “Loud” in uscita ad aprile 2021, a supporto del quale è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso. Gli Holeboes hanno già pubblicato due singoli: “Ain’t Gonna Let Nobody Turn Me Around” (feat. Andy J. Forest) a febbraio e “Mojo Hand” a marzo.
La sorpresa è che si facciano ancora dischi come questo, che ti spostano all’improvviso nel più profondo del delta del Mississippi, nei dintorni di Crossroads, sulle tracce di Robert Johnson, nei sentori di ‘Lightnin’ Hopkins e dintorni. Proprio partendo da Mojo hand si inizia a correre tra le paludi del sud, una bellissima Catfish diviene esaltante nei suoni degli Holebones. Alla malinconica Hard time killin’ floor segue lo spiritual intrigante di Ain’t Gonna Let Nobody Turn Me Around con l’armonica di Andy J Forest a impreziosire il tutto. Bella tosta Black man, un brano di notevole impatto che precede la dolorosa Death have mercy con tutto il sapore delle piantagioni e una pericolosamente intrigante Rollin’ and tumblin’ con tutto il suo mondo di suoni antichi, ma sempre vivi.
Un disco raro, di quelli che in Italia sono sempre stati eventi, ma che richiama alla mente la storia della musica, quel profondo e verace blues che è la base di tutto quello che è venuto dopo. Gli Holebones riescono a renderlo senza snaturarlo, senza violentare brani storici, ma riproponendoli con rispetto e approccio appropriato.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
01. Mojo Hand
02. Just Like a Bird Without a Feather
03. Catfish
04. Hard Time Killin’ Floor
05. Ain’t Gonna Let Nobody Turn Me Around
06. Black Man
07. Death Have Mercy
08. Rollin’ and Tumblin’
Credits:
Pubblicazione: 3 Aprile 2021
Label: Bagana – B District Music
LOUD è stato registrato presso il Nolo Recording Studio da Niccolò Polimeno e Matteo Gilli
Mixato e masterizzato da Antonio “Cooper” Cupertino
Andy J. Forest alle armoniche (registrate a New Orleans)
VOTO
Band:
Heggy Vezzano – chitarra
Andrea Caggiari – voce, basso
Niccolò Polimeno – chitarra ritmica
Leif Searcy – batteria
https://www.holebones.com
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.