GUNJACK – The Cult Of Triblade
Con “The Cult Of Triblade”, i Gunjack arrivano alla seconda prova e la loro devozione a Lemmy e ai Motorhead è sempre più marcata. Il trio lombardo però in questo album amplia le proprie visioni musicali, Motorhead si, ma anche thrash metal old-school, il doom e anche basi di rock’n’roll e punk. La voce di Mr. Messerschmitt è aspra e ruvida e chitarra e sezione ritmica creano una forte base heavy/thrash. “The Cult Of Triblade” è la title track, è metal cupo, quasi doom e il basso ha una forte distorsione e “Behind The Truth” è trash metal violento e dalle linee quasi punk, mentre i Motorhead rivivono in “I’m Not Innocent”, anche nella voce, ma anche in “District 9”, tra Motorhead e Judas Priest e non manca un ottimo intervento di chitarra. Anche “Fukushima” è violenta e aspra e l’assolo di chitarra sa ferire e “New Cold Soldier” è trascinante e aggressiva. Altri brani da segnalare sono “Lake Of Unforms”, più vicina al NWOBHM e a band leggendarie come i primi Iron Maiden e ancora una volta i Judas Priest con parti vocali sempre vicine a quelle di Lemmy e ancora “Triblade”, strumentale feroce, prepotente e spaccatimpani e “Last Conflict”, che chiude un album che non scende a compromessi, duro come un macigno, impenetrabile e che contribuirà a fornirvi forti scariche di adrenalina.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- The Cult Of Triblade
- Behind The Truth
- I’m Not Innocent
- District 9
- Fukushima
- New Cold Soldier
- Immortals
- Mind’s Annihilator
- Kneel Down
- Normandy
- Lake Of Uniforms
- Triblade
- Last Conflict
Label: Vomit Arcanus Productions/Audioglobe
Genere: Heavy Metal/Thrash Metal
Anno: 2019
VOTO
Band:
Mr. Messerschmitt-Alessandro Dominzi: Voce e basso
Gamma Morser-Fabio Cavestro: Chitarra
M47-Andrea Ornigotti: Batteria
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!