GUANO PADANO – Back and forth

Un’antica leggenda del 2012, una leggenda vera, dice che Bill Frisell ascoltò casualmente un disco dei Guano Padano negli Stati Uniti e che fu conquistato dal loro suono cinematico, caldo, vibrante, denso di riferimenti filmici e visionario in proprio. E che, pochi anni dopo, il destino sincronizzatore li mettesse insieme sullo stesso palcoscenico di JAZZMI, Frisell con il suo Music for Strings e i Guano Padano ad aprirgli l’estasi con il loro cinema per le orecchie. A quell’incontro fortuito seguì la collaborazione a distanza che ora viene alla luce in questo Ep intitolato “Back and Forth”, avanti e indietro, come la loro musica tra i continenti, come i continui riavvolgimenti cui sono destinate le pellicole e le vite romanzesche. Ospite fisso in tutt’e quattro le tracce del disco è il cantante e strumentista di molti strumenti Sam Amidon, famiglia d’artisti e americano del Vermont. Ad aprire le visioni è la chitarra celestiale di Bill Frisell.

Un disco d’altri tempi, o viceversa senza tempo, quello proposto dai Guano Padano, con l’esclusivo endorsement di Bill Frisell sul brano inedito di Paul Motian, lo strumentale Prairie avenue cowboy. Una cavalcata soffice in punta di corde che si perpetua senza noia aprendo il disco. Stefana è chitarrista emerito e già visto in tante versioni di alto livello, in questo caso la sua chitarra si fonde mirabilmente con la batteria di De Rossi e il basso di Gallo, come si evince da una superba Cereno. Ispirato al racconto di Herman Melville tradotto da Cesare Pavese, su di una trama musicale affascinante è la voce di Amidon a inserirsi dentro una ritmica impregnante che tiene l’ascoltatore attento e vigile. E proprio tornando a suoni atavici, ma mai passati di moda, forse poco conosciuti in Italia, il bluegrass Short life ci proietta in una notte stellata in mezzo alla prateria, dove accordi e svisate diventano padroni della notte. Un medley composto da un trittico, Un occhio verso Tokyo, Jack Frost e Sugar baby, unendo i Guano Padano con Dock Boggs, riassume il mondo della band padana, strizzando l’occhio a frammenti blues e bluesgrass, senza disdegnare rivisitazioni fusion, un difficile equilibrio, il cui punto di incidenza viene raggiunto alla grande dalla band.

MAURIZIO DONINI 

Tracklist:

Prairie avenue cowboy
Cereno
Short life
Un occhio verso Tokyo, Jack Frost, Sugar Baby

Credits:
Pubblicazione: 12 novembre 2021
Label: Ponderosa Music Records

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VOTO

Band:
Alessandro Stefana (voce, chitarra)
Zeno de Rossi (batteria)
Danilo Gallo (basso)

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