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Glasser – Crux

Glasser – Crux

Una delle artiste di riferimento nell’ambito dell’art-pop elettronico dei primi anni 2010 ritorna finalmente sugli scudi con un full-length album che mostra nuovi lati della sua produzione ed abilità vocale. Si tratta del terzo lavoro in studio per Cameron Mesirow che dopo l’uscita di Interiors nel 2013 ha sperimentato un drenaggio creativo dal quale c’è voluto un decennio per riprendersi ai suoi standard qualitativi. A poco a poco, Mesirow è tornata, pubblicando l’EP “Sextape” nel 2018 ed il singolo “New Scars” nel 2022. Ma la cantautrice bostoniana si è sempre distinta dai suoi contemporanei e si attendeva la pubblicazione di un LP completo dove la sua natura selvaggia e sconfinata libertà compositiva potessero trovare il giusto spazio espressivo.

Il terzo album di Glasser porta un nuovo tipo di movimento alle sue tracce, che scorrono ora in onde sinuose. Questa morbidezza sembra unificante, gradevole, in canzoni come “A Guide”, che inizia l’album con serene distese di elettronica e voce fuse. Mesirow impiega ancora abilmente una strumentazione insolita, anche se non è così appariscente come nei precedenti album. Aggiorna le influenze folk celtiche in “Vine”, dove i sintetizzatori gorgheggianti riecheggiano i flauti Uilleann e il canto degli uccelli; in “Knaeve”, il pedal steel fa eco alle sue emozioni fluttuanti e alla melodia vocale. Un altro episodio particolarmente all’altezza del suo nome è “Thick Waltz”, dove Mesirow sovrappone bassi metallici, archi e arpa con una leggerezza trasparente. Crux si conclude con “Choir Prayer”, una cantata vocalmente ispirata ad alcuni canti balcanici. Vari strati di voci accompagnati solo da un ritmo minimo, documentano ed immaginano gli ultimi momenti della stessa Cameron Mesirow su questa terra. Qualcosa che è temporalmente incerto ma che fisicamente è una certezza; la tua stessa morte. In un finale morboso ma intenso.

L’incertezza – che in un’intervista Mesirow ha definito l’unica cosa certa nella vita – è un argomento filosofico che è stato nella mente dell’artista da quando ha perso un amico di lunga data a causa di un’improvvisa overdose. Crux riflette meravigliosamente riguardo all’idea di abbracciare l’incertezza attraverso testi sulla morte e il romanticismo, così come attraverso le prevedibili e imprevedibili strutture sperimentali synth-pop, i fragranti sapori di folk celtico e l’ammirazione per la musica new age.

Ivan Faccin

In uscita il 6 Ottobre per One Little Independent Records – Bertus

Genere: Indie Elettronica, Dream Pop, Alternative Rock


Tracklist:

  1. A Guide
  2. Vine
  3. Easy
  4. Knave
  5. Mass Love
  6. Thick Waltz
  7. All Lovers
  8. Clipt
  9. Undrunk
  10. Drift
  11. Ophrys
  12. Choir Prayer

Production credits

All Songs Written by Glasser

Produced by Glasser and Patrick Ford

Except ‘All Lovers’ and ‘Choir Prayer’ produced by Glasser

Additional Production on Choir Prayer & Ophrys by Gabe Schuman

Recorded at Arbury Ward Studios

Recorded at Big Bad Sound

Mixed by Chris Elms

Mastered by Enyang Urbiks

 

Musician Credits

Bruce Carver – Percussion

Eric Emm – Guitar

Greg Fox – Percussion

Robbie Lee – Bass flute, bass harmonica, contrabass recorder, alto sax

Eleanor Oppenheim – Bass

Annie Truscott – Violin

Theo Winston – Slide guitar

Jason Yang – Violin

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VOTO

https://www.olirecords.com

https://www.facebook.com/Glassermusic?locale=it_IT
https://www.youtube.com/@glasser5458