GIORGIO MORETTI – Quasi mai

“Quasi mai” è il disco d’esordio del cantautore romano Giorgio Moretti. Classe 1997, fin da piccolo sviluppa una fobia da foglio bianco, paura, però, che si trasforma con il tempo in uno stimolo che lo porta a scrivere e riscrivere parole capaci di trasformarsi in emozioni. Questa sua passione lo porta, una volta terminato il liceo, a trasferirsi a Torino, dove studia scrittura creativa e sceneggiatura alla Scuola Holden. La musica è arrivata in un secondo momento quando, dopo aver imparato il giro di Do sulla chitarra, un po’ per caso, Giorgio si chiese che cosa avrebbe scritto dovendo mettere le parole in rima. È nato in quel momento il progetto musicale su cui, dopo tante cancellature e melodie sbagliate, ha lavorato durante l’ultimo anno insieme al produttore Mattia Crescini, in arte Meiden, già produttore di alcuni brani contenuti nel disco “Musica per bambini” di Rancore, e a tutto il team di Camarilla.

Nove brani che raccontano storie, emozioni, trenta minuti di cantautorato scritto, arrangiato ed interpretato in maniera molto fresca e matura, in cui si fondono i sogni e le amarezze dei ragazzi di oggi. Si parte con le suggestioni dell’ “Alba” e con la storia fatta di una vita piena di contrasti, ovvero “Lolita”, per proseguire con la delicata “Manuale per giovani astronauti”, a detta del sottoscritto l’episodio migliore dell’intero album, dove Giorgio dà anche un’ottima prova della propria estensione canora. “Radical Love” è la storia di un amore platonico, un amore per chi cammina dall’altra parte della strada, per una persona che non conosceremo mai ma che ci fa viaggiare con la fantasia verso un’idea di vita diversa da quella che stiamo vivendo. Le delusioni e le disillusioni di “Napoli” lasciano spazio al brano più ballabile del disco, “Serio?!“, da ballare in casa, visto il momento storico. Non manca l’omaggio al cinema, altra grande passione di Giorgio, con la traccia “16:9”. Una confessione ad un amico, “Ptr”, anticipa la conclusiva “Ucciderci”, il brano più sperimentale dal punto di vista sonoro, un racconto di una storia d’amore finita. “Quasi mai” è davvero un ottimo debutto di un cantautore che non stringe l’occhio alle mode del momento ma che si costruisce una propria strada, una strada che, tutti coloro che amano la buona musica italiana, quella genuina, faranno bene a seguire.