GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO – Venti
La spaccatura violacea della propria cover indossa rende “Venti” facilmente idealizzabile già dal suo presentarsi visivamente. Il nuovo doppio disco di Giorgio Canali & Rossofuoco non perde tempo nel pavoneggiarsi, anzi si staglia schietto e travolgente nelle orecchie dell’ascoltatore già dalle prime note. Oltre al parossismo dell’alienazione pandemica, il focus di un Canali esiliato si scaglia anche nell’invocare un distacco militante, per contrastare la dittatura delle nuove convenzioni che si sono impuntante agli albori di questa seconda decade di millennio.
C’è rabbia anche nell’edonismo derivato dall’apatia. Pezzi come “Canzone sdrucciola”, “Circondati” e “Proiettili d’argento” vedono il comparto musicale dei Rossofuoco comprimere il sound in un digrignare acceso delle chitarre. Esse si mescolano bene alla batteria di Luca Martelli in una calca imperitura, favorendo così i toni dell’accusa con cui Canali sceglie di buttar giù le porte degli ascoltatori più scettici. Brani come “Cartoline nere”, “Requiem per i gatti neri” e “Meteo in cinque quarti” contribuiscono alla deturpazione della stasi. La ricerca di un momento di profondità emotiva non è del tutto nuovo, ma di certo è del tutto apprezzabile. Le chitarre di Stewie DalCo assumono particolare rilievo in questi stralci di armonici di dirimpetto a tutto il resto. “Vodka per lo spirito santo”, “Raptus” e “Viene avanti fischiando” si godono dei momenti di goliardica ricerca armonica, tra gladi ritmici con il petto in fuori e linee di basso d’ordinanza. Tuttavia, il basso di Marco Greco è un protagonista timbrico da non sottovalutare assolutamente. Così com’è da non sottovalutare l’accurata distribuzione delle dinamiche sia all’interno di ogni brano di “Venti” sia nella loro disposizione all’interno della track-list. Anche le melodie placidamente elettriche delle chitarre non sono lasciate al caso. Pezzi come “Dodici”, “Canzone sdrucciola” , “Tre grammi e qualcosa per litro”, “Inutile e irrilevante” e “Wounded Knee” concedono ampio respiro alle sei corde incandescenti che mantengono speziato a dovere il disco. Ѐ doveroso segnalare che “Venti” è stato registrato a distanza tra Bassano del Grappa, Bologna, Carbonia, Miami, Roma e Sesto Fiorentino durante il Grande Panico Globale del 2020.
Tra ballate soverchianti, estri classicamente rock ed un linguaggio che se ne sbatte il cazzo della dittatura spocchiosa del politically correct, Giorgio Canali ed i suoi Rossofuoco ci regalano un album acceso e coerente, pieno di sfumature che azzannano le debolezze scaturite da un anno di grandi e gravi tensioni.
GIOELE AMMIRABILE
Tracklist:
01 Eravamo noi
02 Morire perché
03 Nell’aria
04 Inutile e irrilevante
05 Wounded Knee
06 Tre grammi e qualcosa per litro
07 Acomepidì
08 Raptus
09 Circondati
10 Meteo in cinque quarti
11 Vodka per lo spirito santo
12 Dodici
13 Canzone sdrucciola
14 Viene avanti fischiando
15 Come quando non piove più
16 Requiem per i gatti neri
17 CDM (te la devo)
18 Cartoline nere
19 Proiettili d’argento
20 Rotolacampo
Credits:
Etichetta: La Tempesta Dischi – www.latempesta.org
Pubblicazione: 4 dicembre 2020
Ufficio stampa e promozione: BIG TIME – pressoff@bigtimeweb.it
Booking: Locusta – www.locusta.net
Edizioni Psicolabel Publishing
Artwork di Martina Moretti
“Venti” è stato registrato a distanza tra Bassano del Grappa, Bologna, Carbonia, Miami, Roma e Sesto Fiorentino durante il Grande Panico Globale del 2020
Organizzazione a cura di Art Music Studio di Bassano
Luca Martelli ha registrato le batterie nell’orto di Fabiana e al Music Factory di Carbonia
Missaggi di Francesco Felcini presso Parsifal Studio Sesto F.no
Mastering Diego Piotto e Francesco Felcini
Band:
Giorgio Canali – voce, chitarre, tastierine mongole e armonica
Stewie DalCol – chitarre e piano
Marco Greco – basso
Luca Martelli – voce, batteria e percussioni
Andrea Ruggiero – violino
https://www.facebook.com/giorgiocanali-rossofuoco-148585628543582/
https://www.facebook.com/Giorgio-Canali-40923321642
https://www.youtube.com/channel/UCaY7m9e6dYMwGUGYzNZVJTw