GIANNI PESSINO – Chasing
Una delle cose più belle che possa accadere nella vita di chi decida di fare convintamente musica, è quella di esprimere sé stessi attraverso quel che si è appreso nel proprio percorso di formazione. Una opportunità, perciò, di addentrarsi nel mondo delle sette note conciliando suoni con cui si è cresciuto con la libera voglia di esprimersi. Probabilmente a Gianni Pessino che all’età di dieci anni imbracciava volenterosamente la chitarra regalatagli dallo zio, è successo proprio questo. Così dopo gli iniziali input da autodidatta, capire quale sia l’istinto da seguire non diventa poi così difficile da scoprire, approdando ai passi successivi che divengono i corsi di canto e composizione presso la prestigiosa Jazz Academy Milano.
CHASING a cui l’autore piemontese giunge dopo una vita, è un lavoro sensibile da cui affiorano gli ascolti in età giovanile di quell’universo americano fatto di narrazioni cantate di Crosby Stills Nash & Young e di Jackson Browne ma anche degli anni migliori di certi Steely Dan che non convivono assolutamente a forza con i richiami alla tenuità di Chet Baker e invero di Simply Red. Le canzoni che Pessino ci consegna sono il mezzo che ci aiuta a considerare questo ascolto come un viaggio (perfettamente raffigurato nel calibrato bianco e nero dell’immagine di copertina!), attraverso il sentimento dell’amore che profila i brani, magari personali, ma che lasciano la facoltà all’ascoltatore di diventarne protagonista facendoli propri. Brani come “Reflections” e “Over You” incarnano senza difficoltà la genuinità di quei sentimenti di cui sono portavoce, mettendo in luce armonie dolci ed una voce calda in grado di ricordare quell’intensità di maestri del genere come James Taylor e Neil Young. Prestando orecchio al sinuoso andamento di “Try” emerge una sensualità che trova nell’ammaliante mood l’origine delle emozioni che è in grado di far scaturire, mentre su “Together” che ad una introduzione rilassata, fa seguire evoluzioni ritmiche che rendono il brano un elaborato funky (per via di una ben strutturata sezione fiati) e tra i più riusciti del disco. E se l’animo rock’n’roll pur se filtrato, prende piede (solo) in “Hole in my Soul” dove a lasciare il segno è il corposo incipit di basso, la vellicante “Dancing on the Floor” scivola senza infamia e senza lode, mentre la sentita dedica di “Dad” chiude con stile il disco. Due parole a parte merita “Once” che ha anticipato il disco ed ispirata dall’omonimo film irlandese del 2006 di John Carney (che ne fu regista e sceneggiatore) in cui la bellezza e le difficoltà di un amore difficile, fanno da base alla trama. Una piacevole canzone dal piglio pop rivestita di una genuina veste cantautorale, che va ancor di più apprezzata guardando il video (girato nelle campagne della Bassa Novarese e con Pessino protagonista) dando il giusto valore a delle liriche (credo facilmente comprensibili) dal sapore vago e fascinosamente romantico che mi sembra giusto riportare: “Help me to surrender – I can’t hear this no more – I have no heart to say goodbye – No tomorrow to say hello – If I Could Turn Back Time You Might Still Here by my Side …”).
Pur mostrando un ampio spettro di influenze, le nove canzoni di questo buon lavoro mostrano pro e contro di giungere alla pubblicazione di un primo disco in età matura (da non dimenticare che Pessino è nato nel giugno del 1964), nulla togliendo però alla consapevolezza dell’artista, di un talento sempre e comunque in via di sviluppo ed in grado di lasciar intravedere un’ulteriore e naturale crescita.
CLAUDIO CARPENTIERI
Voto 7.75/10
Tracklist:
- Butterflies
- Once
- Dancing on the Floor
- Reflections
- Hole in my Soul
- Over You
- Try
- Together
- Dad
Release date: giugno 2017
Pubblicato da Smiling Face Records
Registrato (prodotto e mixato) nel gennaio 2017 presso Auditoria Records a Fino Mornasco (CO) da Giordano Colombo e Andrea Bilello. Masterizzato da Pietro Caramelli all’Energy Mastering di Milano.
Musicisti:
Giordano Colombo (Batteria)
Placido Salamone (Chitarra Elettrica, Chitarra Acustica, Chitarra Classica)
Andrea Torresani (Basso), Fabio Visocchi (Fender Rhodes, Hammond)
Andrea Gentile (Chitarra)
Daniele Moretto (Tromba e and Flicorno)
Claudio Allifranchini (Sax Tenore)
Andrea Andreolli (Trombone)
Contatti:
http://www.giannipessino.it/
https://www.facebook.com/giannipessinoofficial/
https://twitter.com/gianni_pessino
Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…