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GENESIS – The Last Domino?

GENESIS – The Last Domino?

Nel momento in cui il tour d’addio dei Genesis è in corso, esce questa doppia raccolta. La prima cosa che mi viene in mente è che di certo non avevamo bisogno di un’ennesima raccolta dei Genesis. Assolutamente no e lo sottolineo. Ma la particolarità di questo best è che sono i brani del setlist di questi concerti, così in ordine come sono in questa tracklist, anche se ci sarebbe da ridire visto che non è proprio così perché alcuni brani nei live sono accennati o in medley. Phil Collins lo sappiamo, purtroppo non gode di ottima salute, canta seduto e ha affidato le bacchette della batteria a suo figlio Nic Collins. Logicamente questa raccolta dividerà i fan specialmente quelli devoti al periodo Gabriel e in questo caso vorrei dire la mia. Io ho sempre avuto una sorta di amore e rimprovero per Phil Collins (non ho usato appositamente la parola odio perché non è nelle mie corde), ma il batterista inglese ha portato i Genesis a quello che sono oggi, ad un successo mondiale, altrimenti oggi non saremo qui a parlare di Genesis, o forse solo a parlarne con fare nostalgico e malinconico.

Non dimentichiamoci del suo egregio lavoro con i Brand X e da parte mia l’allontanamento di Gabriel dalla band non ha portato allo sfaldamento dei Genesis che hanno continuato a scrivere ottimi album come “A Trick Of The Tail” e “Wind & Wuthering”, grazie principalmente a Steve Hackett ed è dopo l’uscita del chitarrista che hanno iniziato a cambiare pelle anche se hanno continuato con “And Then There Were Three” e “Duke”, due album che reputo veramente affascinanti ed importanti. Ma tornando a questa raccolta, ci sono molti brani che sono diventati dei classici nel bene e nel male e cito “Dukes End” e “Turn It On Again”, da “Duke” e poi “Mama”, brano che amo particolarmente e ancora come altri ottimi brano dell’universo Collins come “Home By The Sea”. Poi ancora brani splendidi come “Follow You Follow Me” e la meravigliosa “Afterglow” che mi fa rabbrividire ad ogni ascolto.

Qualcuno potrebbe dire ‘Si lo so ma c’è anche il peggio dei Genesis’ e penso a “Abacab” ma che in realtà è un brano forte, pop e anche molto rock e c’è “Invisible Touch”, ‘Ahi!!” Stavolta dico io, quella no, non sono mai riuscito a digerirla, non ci riesco ora e non ci riuscirò mai. Poi però arrivano quei brani che ci sciolgono come una candela accesa e stavolta cito “The Cinema Show”, “The Lamb Lies Down On Broadway”, “I Know What I Like”, “Carpet Crawlers”, brani immortali e la ‘mazzata’ (scusate la mia romanità) arriva all’ascolto di “Dancing With The Moonlit Knignt”, con l’intro di sola voce di Peter Gabriel che intona ‘Can you tell me where my country lies’ e “Firth Of Fifth”, brano capolavoro con Tony Banks e Steve Hackett che incantano ed emozionano. Ecco, allora viene veramente da chiedersi perché? Brani che anche a chi ha oramai i capelli grigi o bianchi, come me, emozionano sempre, ci fanno sentire come dei ragazzini emozionati. Non mi dilungo più, una raccolta che piace ma può dividere, cosa che la musica non deve fare, ma qui c’è la storia dei Genesis, che piaccia o no!!

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

CD 1:

  1. Dukes End
  2. Turn It On Again
  3. Mama
  4. Land Of Confusion
  5. Home By The Sea
  6. Second Home By The Sea
  7. Fading Lights
  8. The Cinema Show
  9. Afterglow
  10. Hold On My Heart
  11. Jesus He Knows Me
  12. That’s All
  13. The Lamb Lies Down On Broadway
  14. In Too Deep

CD 2:

  1. Follow You Follow Me
  2. Duchesse
  3. No Son Of Mine
  4. Firth OF Fifth
  5. I Know What I Like
  6. Domino
  7. Throwing It All Away
  8. Tonight, Tonight, Tonight
  9. Invisible Touch
  10. I Can’t Dance
  11. Dancing With The Moonlit Knight
  12. Carpet Crawlers
  13. Abacab

Label: Virgin Records/Universal Music
Genere: Rock/Pop/Progressive Rock
Anno: 2021