FRANCO BATTIATO – LA VOCE DEL PADRONE
C’è poco da dire. Siamo di fronte ad uno dei gioielli più brillanti degli anni ‘80 italiani.
Come molti altri artisti che avevano cavalcato la grande onda del rock progressivo, anche Franco Battiato inebriato dallo sfavillio del nuovo decennio, decide di cambiare pelle. Già nel 1979 con “L’era del Cinghiale Bianco” e l’anno successivo con Patriots si era discostato da avanguardie e sperimentalismi di nicchia, ma è con questo album che firma un capolavoro senza tempo, nonché uno dei suoi più grandi successi commerciali.
Pop? New wave?? Mainstream???
Ma è veramente così importante etichettare un’opera del genere? Probabilmente no.
La voce del padrone è un disco a molteplici livelli di lettura, sia per quanto riguarda il suono, che per i testi. Il sound infatti se da una parte risulta essere assolutamente fruibile alle grandi masse, dall’altra mostra eleganza e cura certosina nella composizione, con una tavolozza di sfumature sonore sempre coerente ma mai ripetitiva. I testi allo stesso modo possono essere letti in maniera “superficiale”, oppure possono essere snocciolati per coglierne nuovi significati ed interpretazioni, e riconoscere le tantissime citazioni disseminate qua e là.
Dedicare poche righe ad un album come questo è assai riduttivo, ma forse è tanto quanto basta per essere un buon pretesto per ascoltarlo l’ennesima volta.
di Francesco Vaccaro
Studente di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l'università La Sapienza di Roma, da sempre animato dalla passione per la musica. Nel 2012 entra nel mondo dell'informazione musicale dove lavora alla nascita e all'affermazione del portale Warning Rock. Dal 2016 entra a far parte di TuttoRock del quale ne è attualmente il Direttore Editoriale, con all'attivo innumerevoli articoli tra recensioni, live-report, interviste e varie rubriche. Nel 2018, insieme al socio e amico Cristian Orlandi, crea Undone Project, rassegna di musica sperimentale che rappresenta in pieno la sua concezione artistica. Una musica libera, senza barriere né etichette, infiammata dall'amore di chi la crea e dalle emozioni di chi la ascolta.