Francesco Piu & The Groovy Brotherhood – Live in France
Ascoltato quest’ultimo disco di Francesco Piu, che propone il cantato del chitarrista nell’immediatezza del “live act”, potremmo chiederci che cosa, della voce del cantante e musicista sassarese, avrebbe pensato il grande Muddy Waters! Riporto in sintesi, a beneficio degli appassionati di blues che appartengono alle generazioni più recenti che non la conoscono, una gustosa storiella che appunto vede protagonista Waters, uno dei più grandi bluesmen di tutti i tempi. In una intervista che risale alla metà degli anni 60, l’intervistatore chiede a Muddy se i giovani bianchi possono credibilmente suonare il blues. Alla domanda, il bluesman risponde affermativamente: “hanno imparato”, sostiene, “a suonare la chitarra con i nostri dischi, ce ne sono di molto bravi”. Il giornalista, che incalza e chiede se oltre a saper suonare il blues essi sono anche in grado di cantarlo come lui, così si sente rispondere da un infastidito Waters: “Cantare come me? Ovvio che no. Che ne sanno i ragazzi bianchi del dolore e della sofferenza?”. Altri tempi, si dirà (dati biografici raccontano di come Waters, come la maggior parte dei neri del Sud, da ragazzo fu raccoglitore nei campi di cotone dei bianchi), oggi l’aspirante bluesman (nero o bianco che sia) di norma non lavora da schiavo nelle piantagioni di cotone e saper suonare il blues ai più alti livelli richiede invece al musicista lunghi periodi di studio e di applicazione nonché il possesso di passione e talento, gli stessi che certo non mancano a Francesco Piu (il CD di cui qui vi proponiamo l’ascolto ne sia testimonianza) nella sua doppia veste di cantante e di chitarrista sopraffino. “Live in France”, registrato dal vivo il 24 settembre 2021 al Théâtre Municipal di Sens, cittadina della regione francese della Borgogna-Franca Contea, è stato realizzato da Piu in compagnia dei Groovy Brotherhood, ensemble all’interno del quale, oltre alla voce e alla chitarra del titolare, troviamo Roberto Luti, vulcanico strumentista e virtuoso della chitarra elettrica, Davide Speranza all’armonica e Silvio Centamore alla batteria. Oltre settanta minuti di ascolto musicale complessivo, undici i pezzi (incendiari, su tutti “Down on my knees” e “Trouble no more”, pezzo che chiude il disco, e sofferti, come “Overdose of sorrow”) di questo CD che conferma (se dopo l’uscita nel 2019 di un disco maturo e personalissimo come “Crossing”, il precedente registrato in studio di Piu, ce ne fosse ancora bisogno) l’attitudine internazionale del nostro. Grande voce, peraltro, quella che interpreta questa manciata di canzoni (tra esse il classico di Vera Hall, “Trouble So Hard”, e la dylaniana “Gotta Serve Somebody”), espressiva, assolutamente plausibile, versatile perché si attaglia mirabilmente alle più diverse espressioni della musica nera. A una splendida voce, peraltro, Piu affianca, caso di non così frequente riscontro nel panorama musicale del nostro paese, quella grande duttilità chitarristica che gli consente di passare disinvoltamente dal folk blues al funky, dal rock al soul. Il suono di “Live in France”, poi, è veramente incredibile e ottima è la qualità delle registrazioni. Nell’economia delle varie traccie le chitarre di Piu e quella di Luti svolgono un ruolo di primissimo piano, ma ognuno dei musicisti svolge egregiamente il proprio lavoro. Disco veramente godibile, tutto da ascoltare, “Live in France”.
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Tracklist:
- Down On My Knees (Live) (4:43)
2. Jesus Is On The Mainline (Live) (6:29)
3. Gotta Serve Somebody (Live) (5:54)
4. Trouble So Hard (Live) (7:20)
5. You Feed My Soul (Live) (5:09)
6. Overdose Of Sorrow (Live) (6:26)
7. In The Cage Of Your Love (Live) (5:40)
8. Black Woman (Live) (6:51)
9. Mother (Live) (8:55)
10. Hold On (Live) (6:30)
Credits:
Pubblicazione: 19 novembre 2021
Etichetta: Appaloosa Records
VOTO
Band:
Francesco Piu
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Giovanni Graziano Manca è nato a Nuoro ma vive e opera a Cagliari. Laureato in filosofia, pubblicista, da sempre si interessa di cultura, in particolar modo di musica, poesia, arte, filosofia e letteratura. Numerose le pubblicazioni al suo attivo: oltre a collaborare con quotidiani e periodici, ha pubblicato volumi di narrativa e di poesia (ultimi, tutti in versi, "In direzione di mete possibili" Lieto Colle, 2014 , "Voli in Occidente" Eretica, 2015, e "Nel tempo che si muove", Antipodes, 2020, articoli e saggi su riviste specialistiche e web.