FRANCESCO MARIA GALLO – Inferno
Cantautore, autore televisivo, storyteller, comunicatore, mass mediologo, FRANCESCO MARIA GALLO è laureato in Musicologia e Comunicazione di massa al Dams di Bologna. Ha scritto diversi format televisivi per Rai1 e Rai2 tra i quali Suicidi Letterari: morire di penna nel ‘900 (RAI2), Il Premio per il Lavoro (due edizioni per RAI2 e una edizione per RAI1), The voice of ethics, TED televisivo sull’etica dell’innovazione trasmesso in diretta su piattaforma Sky. Ha collaborato con Silvia Ronchey e Beppe Scaraffia come consulente autorale al Festival della poesia di Sanremo (RAI2). È stato fondatore, frontman e autore dei Calabrolesi Rock Band e successivamente di Legality Band Project, entrambe rock band che promuovono etica e legalità. Autore e interprete di diverse canzoni a sfondo sociale tra le quali “Ventu”, testo che racconta vicende di ‘Ndrangheta in Calabria. Nel 2010 ha ricevuto il Leone d’oro di Class CNBC per la comunicazione sociale. Francesco Maria Gallo con quest’opera sovrascrive la propria libera interpretazione dei canti e dei personaggi scelti, che qui raccontano la loro propria verità. Si assiste così alla rielaborazione di un proprio inferno, ridisegnato secondo un personale punto di vista. I personaggi presi in analisi sono Caronte, Paolo e Francesca, Medusa, Pier delle Vigne, Ulisse, Ugolino, Lucifero. «Su consiglio del mio professore universitario, il grande Umberto Eco, che mi invitò a leggere la Divina Commedia con gli occhi di una persona matura quando ho riletto l’Inferno ho immaginato subito una trasposizione dell’opera nel genere musicale rock. Influenzato dal rock sinfonico dei Queen e dei Pink Floyd, con l’apporto di contaminazioni contemporanee, ho realizzato il mio concept album con l’aiuto di professionisti del calibro di Ricky Portera, chitarrista di Lucio Dalla, Pier Mingotti, bassista di Loredana Bertè, Stefano Peretto, batterista de Il Volo, e ancora della bellissima voce di Simona Rae, che tra gli altri ha cantato con Roul Casadei». Francesco Maria Gallo
Non casualmente ho assegnato a questo album il voto più alto che ho finora attribuito ai tanti dischi recensiti in questo 2021 di passione. Partiamo subito dalla parte musicale, Selva oscura ti porta già dentro un mondo scuro e pericoloso, voce demoniaca che ti invoglia a varcare la soglia dell’abisso, Caronte è una esplosione di rock al massimo grado, con un cantato cattedralico che ricorda i toni di Notre Dame de Paris e una chitarra furiosa che diventa il mestolo infernale che agita la trama. Sirena tentatrice è una fantastica Simona Rae che ti fa da guida in Francesca, tra anime perse e carni putrescenti, vieni guidato in girono dei drumming potente e incisivo, la voce della cantante riesce ad alzarsi oltre la soglia infernale scoperchiando le fiamme che l’avvolgono. Si indulge dolcemente su Bacio sospeso, per poi scatenare la corruzione ruggente di Medusa, brano sinfonico di grandiosa bellezza che ricostruisce le arcate più ampie possibili allargando il fronte musicale fino al confine dell’Acheronte. Alla classicheggiante Il silenzio di Pier segue una prog Il gigante, un continuo salto da un girone musicale all’altro. Un fulgente Ugolino, inondata da un canto abrasivo che riesce a scarnificare gli animi più duri con un sottofondo di chitarra traslucida sopra un tappeto di ritmica dolce. Brano superbo L’imperatore del dolore, una delle cose più tremendamente rock che si possa trovare, un inizio furioso di batteria su cui si scatena la chitarra incendiaria mentre il canto ti spezza in due con la sua personalità e potenza aggiungendovi il feat di Simona Rae. L’organo imperioso di Inferno è il pentolone mefistofelico in cui solo la musica può are sollievo nell’orrido, improvvise fughe di batteria si percuotono sui fianchi di una colonna sonora insidiosa e pericolosa. La chiusura è affidata alla ghost track Desolazione, una preghiera innalzata al cielo, parole in libertà che mostrano un mondo distopico, ma in cui possiamo trovare una luce di speranza he ci guidi fuori dall’Inferno.
Un concept disc di straordinario valore che sviluppa un tema ‘sacro’ come l’opera del Sommo Poeta con approccio intelligente e misurato, i testi diventano attuali e affascinanti posizionandosi a un livello che riporta in auge la parola nell’epoca dell’immagine. Con “INFERNO” Francesco Maria Gallo traghetta il pubblico nella dura discesa agli Inferi di Dante Alighieri, ma al tempo stesso anche nell’inferno della nostra contemporaneità. Infatti, seppur con lo sguardo rivolto al 1200 di Dante Alighieri, ascoltando “INFERNO” emerge anche un racconto contemporaneo in cui attraverso i protagonisti di ogni brano si può riconoscere lo specchio dei nostri tempi. “Il primo singolo “CARONTE” grazie alla chitarra di Ricky Portera, mette in scena a colpi di rock ‘n’ roll il dialogo con Caronte, per raggiungere l’altra sponda del fiume Acheronte che porta direttamente all’inizio del cono infernale. Mai nessuna rockstar aveva intrapreso un viaggio così disobbediente a quelle regole precostituite, che spesso ci rendono immuni alla conoscenza della cruda verità. Quella conoscenza che, al contrario, ci permetterebbe di vivere una vita dignitosa e di lottare contro le iniquità che, non il mondo ma noi stessi, ci infliggiamo. Il rock diventa così l’unica speranza di salvezza”.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
Selva Oscura
Caronte
Francesca (interpretata da Simona Rae)
Bacio Sospeso
Medusa
Il Silenzio di Pier
Il Gigante
Ugolino
L’imperatore del dolore” feat Simona Rea
Inferno” feat Enrico Evangelisti
Desolazione (ghost track)
Credits:
Pubblicazione: 25 marzo 2021
Label: SanLucaSound
Produzione: Renato Droghetti con la supervisione di Manuel Auteri
VOTO
Band:
Francesco Maria Gallo – testi e musica
Ricky Portera (chitarra)
Pier Mingotti (basso)
Stefano “Perez” Peretto (batteria)
Pietro Posani (chitarra)
Simona Rae (cori e voce in “Francesca”)
Enrico Evangelisti (feat in “L’Inganno di Dante”)
www.infernooperarock.com
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www.sanlucasound.it
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.