FISH – Weltschmerz
Con la speranza che non sia l’ultimo definitivamente, da voci che girano, arriva “Weltschmerz”, l’ultimo album di Fish, l’ex cantante dei Marillion. “Weltschmerz” cerca di colmare quel vuoto lasciato da ben 7 anni di distanza da “A Feast Of Consequences”. Esce in doppio cd e racchiude anche due affascinanti suite e alla chitarra il bravissimo John Mitchell (Arena, Loneloy Robot; Kino). Splendide atmosfere aprono “Grace Of God”, tra progressive e quella world music moderna creata da Peter Gabriel, sempre affascinante la voce di Fish e il brano nei suoi otto abbondanti minuti di durata raccoglie varie architetture musicali, tra cui anche splendide aperture di strumenti ad arco e cori femminili e “Man With A Stick” è un brano dalle ritmiche sensuali e tribali e offre la visione più aperta della musica del cantante scozzese e ogni tanto c’è anche qualche riff di chitarra che rasenta gli stilemi dell’hard rock e ancora “Walking On Eggshells”, chitarra acustica e belle iniziative percussive e un songwriting più semplice e scorrevole e anche alcune influenze celtiche, influenze che aprono anche “This Party’s Over”, traccia acustica e di quel folk ritmato e il Peter Gabriel di “Solsbury Hill” aleggia nel brano.
Chiude il primo cd “Rose Of Damascus”, suite di quasi sedici minuti, suite affascinante che sa poco di prog, ma ha sfumature sinfoniche e orchestrali che sanno mostrare il proprio fascino. Il secondo cd si apre con “Garden Of Remembrance”, lenta e malinconica ballad pianistica e prosegue con “C Song (The Trondheim Waltz)”, altra song folkloristica con tanto di fisarmonica e con “Little Man What Now”, altra ottima song, quasi undici minuti dove le atmosfere progressive sono più frequenti e un sax avvolge e in crescendo arrivano ottimi momenti musicali con vocalizzi femminili, assoli di chitarra e sax e atmosfere anche molto Pink Floyd e ancora con “Waverley Steps (End On The Line)”, altra lunga song, quasi quattordici minuti di atmosfere varie ed affascinanti, tra cui fiati e archi. Chiude il secondo CD e definitivamente l’ultima fatica di Fish, la title track, “Weltschmerz”, brano molto più rock e con venature progressive e i rimandi vanno anche ai Marillion a al primissimo Fish solista, quello di “Vigil In A Wilderness Of Mirrors”, album del 1990. Un album ricco e incrociamo le dita per il prossimo futuro musicale del cantante scozzese.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
CD 1:
- Grace Of God
- Man With A Stick
- Walking On Eggshells
- This Party’s Over
- Rose Of Damascus
CD 2:
- Garden Of Remembrance
- C Song (The Trondheim Waltz)
- Little Man What Now
- Waverley Steps (End On The Line)
- Weltschmerz
Label: Chocolate Frog Record Company
Genere: Rock/Progressive Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Fish: Voce
John Mitchell: Chitarra elettrica e acustica
Steve Vantsis: Basso, tastiere e cori
Liam Holmes: Tastiere
Gavin Griffiths: Batteria
Doris Brendel: Cori
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!