FINAL GRAVITY – Surviving Humanity
I Final Gravity, band californiana di Los Angeles tornano con il loro secondo album e c’è un cambio nella voce. Arriva Melissa Jane Dichiara, australiana ma con chiare origini italiane, precisamente romane. “Surviving Humanity” non è un concept album, ma nei brabi c’è sempre quel filo conduttore che racconta le difficoltà della vita e musicalmente si esplora l’hard rock e il progressive metal. “New Day” è un lungo brano di più di otto minuti e ha arpeggi della chitarra di iniziali e arriva subito l’affascinante voce di Melissa Jane Dichiara, le melodie poi si accentuano per la presenza di un violino e anche il guitar solo di Michael Clark sa fare la sua parte e se devo scomodare degli accostamenti, il nome è sicuramente quello dei Rush e “Sincerely Satan” è più metal ma con qualche loop elettronico che però non ne scalfisce affatto l’impetuosità e ancora “Hollow Days”, quasi dieci minuti di atmosfere più progressive, ma anche dinamiche e ricche di sfumature. C’è anche “Hello Hello (Bleeding Sadness)”, avvolgente ballad rock e appare anche un pianoforte a dare quel tocco sinfonico e “Leaving” ci riporta a un sound più hard rock il ritornello è orecchiabile e il sound e il riff ricorda i Led Zeppelin. Da menzionare anche “No Love”, altra song con arpeggi melodici e armonie malinconiche e le due tracce finali, “My Eternity“, dove tornano i Rush nel sound e lo stesso si può dire di “Phoenix”, ottima song anche molto tecnica e si apprezza anche di più il lavoro della sezione ritmica. Una nuova rinascita per i Final Gravity e torneremo a parlarne.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- New Day
- Sincerely Satan
- Hollow Days
- Hello Hello (Bleeding Sadness)
- Leaving
- No Love
- My Eternity
- Phoenix
Label: Inebriated Music
Genere: Progressive Metal
Anno: 2021
VOTO
Band:
Melissa Jane Dichiara: Voce
Michael Clark: Chitarra, tastiere e cori
Charles Mumford: Basso
John Chominsky: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!