FILIPPO BUBBICO – Honolulu arrivo

Lo so a cosa state pensando, il titolo del secondo album di Filippo Bubbico è talmente evocativo che l’immagine di Merlino in camicia hawaiana e Converse All Star tornato dal futuro in tempo per vedere Semola incoronato e divenire Re Artù non se ne andrà dalle nostre teste tanto facilmente. Ebbene è così, anche se le intenzioni del polistrumentista pugliese – classe ’92 – sono certamente più filosofiche: la sua Honolulu non è altro che un mondo interiore, un panorama sonoro alla ricerca dal quale Filippo si è dedicato subito dopo il primo album, il ben accolto Sun Village. La ricerca profonda del suono migliore, elaborando decine di idee lo ha portato a definire 9 brani, interamente prodotti, arrangiati e mixati dallo stesso Bubbico nello studio leccese Sun Village, vero e proprio quartier generale dell’artista – il quale ha voluto sperimentare, anche grazie alla collaborazione con diversi musicisti e cantautori quali Carmine Tundo, Claudio Filippini o Aurora De Gregorio. Definire questo lavoro “indie” sarebbe oltremodo riduttivo: certo le atmosfere sono quelle assimilabili a questo moderno cantautorato, ma il nostro Filippo sa muoversi con sapienza in territori a volte più jazz, a volte tendenti all’elettronica – puntando su testi intimisti ed introspettivi che prendono spunto dalla vita e dal pensiero comune, senza risultare snob, puerile o pseudoculturale. Questo ragazzo sembra avere le idee chiare e sembra non avere paura di osare: lo si sente sin dal brano di apertura Vorrei vivere da animale, piacevolmente spiazzante – fino alla conclusiva Inana, con più di un ammiccamento jazz.

Tenuto in piedi da un’ottima produzione e degli arrangiamenti sapienti, l’album scorre in fretta senza però mai decollare – ma nemmeno scosso da improvvisi saliscendi risultando sicuramente più appetibile di molte altre uscite equivalenti. Filippo a tratti ci ricorda un giovane Niccolò Fabi, ha molte cose da dire e sa come dirle: la noia della quotidianità, le difficoltà relazionali, le ansie, le introspezioni, la necessità di capire – il tutto contornato da atmosfere indie e ritmi ed arrangiamenti in che si muovono tra il jazz ed il soul moderno, a volte persino dance, con un cantato a volte sospirante (soprattutto negli interventi dell’ospite Lauryn) e a volte più arioso, senza l’invadente presenza dell’autotune. Insomma, Honolulu arrivo è un album non pretenzioso seppur frutto di un lavoro ricercato e per questo interessante: merita più di un ascolto certamente, anche da parte di chi non è prettamente avvezzo a queste sonorità: molto molto bene!
Killer tracks: Vorrei vivere da animale, Non salgo da te, Finché sarò forte, Missile, Inana.

SANTI LIBRA

Tracklist:

01 Vorrei vivere da animale
02 Non salgo da te
03 In ognuno di noi (feat. Carmine Tundo)
04 Straccio (feat. Lauryyn)
05 Ti ricordi
06 Finché sarò forte (feat. Claudio Filippini)
07 Missile
08 Noia (feat. Lauryyn)
09 Jnana

Credits:
Pubblicazione: 20 maggio 2021
Label: Sun Village Records
Scritto, prodotto, mixato e masterizzato da Filippo Bubbico presso Sun Village Studio
eccetto per In ognuno di noi scritto insieme a
Carmine Tundo e Cristiana Verardo, Noia e Straccio
scritti insieme ad Aurora De Gregorio.

Band:

Filippo Bubbico – voce, chitarra, zither, tastiere, basso, batteria

Aurora De Gregorio – voce

Carmine Tundo – voce
Emanuele Coluccia – sax soprano
Claudio Filippini – pianoforte
Dario Congedo – batteria
Luca Alemanno, Lindsey Kunisaki, Giacomo Ferrigato, Irene Scardia, Carolina Bubbico, Bianca Dominici, Carmen Ferrante, Federico Privitera, Pierfrancesco Cutrino, Vincenzo Destradis, Dario Congedo, Aurora De Gregorio, Emanuele Coluccia, Cristiana Verardo, Sofia Brunetta, Giacomo Riggi, Vincenzo Messina, Giulia Tedesco, Claudio Filippini, Simona Severini, Giulia Di Cagno, Miriana Faieta – cori

Sito ufficiale: www.filippobubbico.com
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