Now Reading
FABRICE PASCAL QUAGLIOTTI – Parallel Worlds

FABRICE PASCAL QUAGLIOTTI – Parallel Worlds

Fabrice Pascal Quagliotti, il tastierista dei Rockets, mette a riposo la   band che gli ha reso notorietà per intraprendere la sua carriera da solista e con “Parallel Worlds” ci fa viaggiare in un mondo affascinante fatto di musica elettronica, ma anche di progressive rock. “Parallel Worlds” potrebbe essere la colonna sonora di un film, oppure varie colonne sonore di 14 ipotetici film, come ci dice lui nell’intervista già uscita su queste pagine (leggi qui). “Parallel Wolrds” ha un significato molto attuale, come se le note parlassero con testi che si rivolgono al mondo, all’uomo, un messaggio anche di pace. Le atmosfere spaziali di “Alchemy” sono avvolgenti e fanno viaggiare realmente, il suono dei synths, del moog, sa essere vintage, moderno e futuristico e “So Long Major Tom” è dedicato a David Bowie, di cui il tastierista è un grande estimatore, il brano è sempre elettronico, ma con rifiniture più aggressive e “Princess” è melodico e romantico con pianoforte e archi emulati, brano scritto anni fa per i Rockets ma utilizzato ora e “Friends”, altro brano molto atmosferico ma con magnetiche basi elettroniche e arriva poi “Renaissance”, romantico, raffinato e quasi new age, con sempre un pianoforte che detta delle belle melodie e una voce femminile emulata anch’essa dalle tastiere, una colonna sonora per un ipotetico film su alcuni nostri grandi artisti come Leonardo, Raffaello e Michelangelo e ancora “Song Of The Earth”, altro brano molto d’atmosfera, quasi new age, melodie vellutate che fanno da colonna sonora di un sogno forse surreale, quello di abbattere ogni barriera, di razza, di religione, di idee politiche, siamo tutti uguali in un Pianeta, il Pianeta Terra che stiamo contribuendo a distruggere e il tastierista ci fa riflettere con melodie carezzevoli e se chiudiamo gli occhi, forse questo suo desiderio potrebbe essere reale, ma nelle ritmiche che arrivano verso la fine del brano, arrivano energie positive dettate anche da una bella voce di donna.

Canti gregoriani ci deliziano in “Hubble Space Telescope”, ma non mancano anche riff di chitarra distorta in lontananza e spesso le tastiere aprono a melodie veramente accattivanti. In “Japanes Tattoo” e in “Mezcal” (in questo ultimo brano torna un’elettronica più ritmata e d’effetto) si esplorano culture orientali e del Messico e “Tovarisch Gagarin” è un tributo a Yuri Gagarin, un altro personaggio che è nel cuore di Quagliotti ed è un vero viaggio verso le meraviglie dell’Universo e nel finale un accenno a “Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo”. Gli ultimi quattro brani non sono da meno, le strane atmosfere di “Strange Loop” in collaborazione con Frederick Rousseau, tastierista di Jean-Michel Jarre e amico di Quagliotti, l’elettronica che sposa la cultura mediorientale di “Harem”, il magnetismo elettronico e pungente di “El Fuego”, dalle ritmiche anche ballabili e la vena più rock e moderna di “Walk Away”, dove si odono anche riff di chitarra elettrica e voci femminili e anche un po’ do progressive. Il futuro dei Rockets sarà sicuramente questo, un nome storico, un monicker che rimarrà nei live, per il resto abituatevi al nome di Fabrice Pascal Quagliotti.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Alchemy
  2. So Long Major Tom
  3. Princess
  4. Friends
  5. Renaissance
  6. Song Of The Earth
  7. Hubble Space Telescope
  8. Japanese Tattoo
  9. Mezcal
  10. Tovarisch Gagarin
  11. Strange Loop
  12. Harem
  13. El Fuego
  14. Walk Away

Label: Intermezzo
Genere: Electronic/Progressive Rock
Anno: 2020

0
/10
VOTO

Band:
Fabrice Pascal Quagliotti: Tastiere, synths, moog, minimoog, moog voyager

Special Guests:
Frederick Rousseau: Tastiere nei brani 4
Gianluca Martino: Chitarra nel brano 7 e 11
Axel Cooper: Batteria e bass drum nel brano 14

https://www.rocketsgalactica.com
https://www.facebook.com/Fabrice-Pascal-Quagliotti-1002272526619989/