ETERNAL DOUBT – TALES OF ROLAND TEBUTE

In un periodo in cui la scena metal necessita di svolte interessanti, i vicentini Eternal Doubt ci regalano un debut Lp particolarmente significativo che omaggia i fans del sound Symphonic-Power più epico. Questo album di esordio restituisce sin da subito l’impressione di un lavoro estremamente curato e strutturato, pensato in grande per raccontare in musica sette novelle riguardo la Terra, la decadenza e la reincarnazione. Spiccano in particolar modo la tecnica della chitarra e della tastiera, anche se non si tratta mai di una pura dimostrazione di stile, visto che in tutti i pezzi resta l’attenzione costante per il feeling ed un pathos avvincente. Formatisi dalle ceneri di due bands, Rising Sundown ed Utopy, cercano sin da subito di trovare il giusto equilibrio tra un suono pesante ma melodico al tempo stesso e si concentrano su una fitta attività live per rodare il motore. Le loro date più memorabili finora sono quelle sul palco del Ferrock e l’apertura ai Trick or Treat. Nel 2018 infine la band ha raggiunto la stabilità desiderata ed è entrata ai New Sin Studios di Treviso per dare alla luce il loro primissimo album.

Si parte con un synth stile ’90 nell’opener “Twilight of the Northern Portal” per un sound raffinato dai grandi inserti corali, mentre la successiva “Devil’s Peak” possiede un ritmo più serrato, di grande presa, per poi evolversi in una melodia elaborata e barocca. Chitarre e tastiere si scambiano convenevoli a non finire nella successiva “Atomic Ballet” ed anche lo screamer Marco Perazzolo rende la sua interpretazione più graffiante; uno dei miei episodi preferiti è rappresentato innegabilmente da “On My Shoulder”, perché non si tratta della solita ballad ruffiana messa lì tanto per garantire un pizzico di airplay all’ascoltatore, ma bensì di una track decisamente convincente che cresce nella splendida armonia del chorus; il basso pulsante di Nicola introduce l’ipnotica “Following the North Star”, un brano dal refrain che vi entrerà in testa già dal primo ascolto; “Make Me Believe” mette in risalto uno stile pomposo e saltellante a cui si alternano degli squarci semi-AOR; la title-track sembra aprire i cancelli di un onirico universo folk pervaso di magia spirituale e mi riporta alla memoria nientemeno che i gloriosi Angra del periodo Holy Land; sono sinceramente stupito dalla breve instrumental “Reaching the Apocalypse”, sospesa tra una batteria che tratteggia una marcia militare ed un arrangiamento orchestrale della tastiera degno di una grande colonna sonora kolossal; ma è solo il prologo della tiratissima “Ourmageddon”, efficace e precisa nel suo incedere incalzante ed intrisa di synth dal sapore orientaleggiante; “Ulysses’ Speech” è un incisivo intro narrato alla conclusiva “Ode to Life”, quasi sette minuti di briose melodie neoclassiche sapientemente intrecciate con gusto ed ariosità, dove tutti i musicisti possono dare sfogo alla loro tecnica sopraffina.

Dotato di una produzione cristallina e senza sbavature, questo “Tales of Roland Tebute” si rivela un disco molto compatto e maturo, in cui la band riesce a fondere alla perfezione il contenuto dei testi con la propria musica, evocativa e carica di potenza melodica. Un lavoro che farà la gioia di tutti i fans di Avantasia, Helloween ed Angra.

IVAN FACCIN

Tracklist:

1.       Twilight of the Northern Portal
2.       Devil’s Peak
3.       Atomic Ballet
4.       On My Shoulder
5.       Following the North Star
6.       Make Me Believe
7.       Eternal Doubt, Pt. 1
8.       Reaching the Apocalypse
9.       Ourmageddon
10.   Ulysses’ Speech
11.   Ode to Life

Credits:
Pubblicazione: 31 gennaio 2020

Band:
Marco “Peppo” Perazzolo – lead vocals
Luca “Luke” Pegoraro – lead guitar
Alberto “Manz” Manzardo – rhytmic guitar
Marco “Faent” Fanton – keyboards
Nicola “Berno” Bernardi – bass guitar
Elia “Elica” Sgaggero – drums

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