ELECTRIC MOB – Discharge
Sono giovani gli Electric Mob, arrivano da Curitiba, Brasile, ma hanno già una buona cultura musicale e tanta voglia di farsi sentire e “Discharge” li porterà sicuramente lontano. “Awaken” è breve intro solo vocale, con la voce forse troppo filtrata, ma apre a “Devil You Know”, che inizia come blues acustico con l’ottima voce di Renan Zonta, arrivano poi tutti gli strumenti, la chitarra diventa elettrica e distorta e il sound insegue i Bon Jovi e gli Aerosmith e “King’s Ale”, dove c’è ancora molto blues e un pò di southern, ma c’è anche tutta la giovane energia della band brasiliana e ancora “Go Me Runnin’”, brano che odora dei primi Tesla e “Far Off”, molto più metal e trascinante. Da segnalare anche “Your Ghost”, che inizi acustica e con quel fischiettio che ricorda non poco “Patience” dei Guns N’Roses anche se poi diventa una ballad elettrica e “Gypsy Touch”, che ricorda non poco i Faith No More di “The Real Thing” e precisamente di “Epic”, quel metal crossover con voce rappata. Ci sono gli Aerosmith più funkeggianti in “Higher Than Your Heels”, quelli d “Permanent Vacation”, ci sono i fiati e un ottimo guitar solo di Ben Hur Auwarter e la voce di Renan Zonta è spettacolare e arriva a livelli altissimi, brano veramente trascinante e grintoso. Il cd si chiude con “Brand New Rope” e con “We Are Wrong”, due brani che puntano ad un metal più moderno. Ottimo album e ottima band, niente di nuovo, assolutamente, ma c’è grinta e passione in ogni brano.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Awaken
- Devil You Know
- King’s Ale
- Go Me Runnin’
- Far Off
- Your Ghost
- Gypsy Touch
- 1 2 3 Burn
- Upside Down
- Higher Than Your Heels
- Brand New Rope
- We Are Wrong
Label: Frontiers Records
Genere: Hard Rock/Heay Metal
Anno: 2020
VOTO
Band:
Renan Zonta: Voce
Ben Hur Auwarter: Chitarra
Yuri Elero: Basso
André Leister: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!