EINAR SOLBERG – 16
Una recensione che esce molto in ritardo e che ho deciso di pubblicare per due motivi, il primo è perché è un cantante strepitoso, dotato di una voce unica e di una gamma vocale incredibilmente fantasiosa, secondo perché sta per uscire un suo album acustico, quindi prima di recensirlo, è bene tornare un po’ indietro nel tempo, ma nemmeno poi di tanto. Di chi parlo? Di Einar Solberg, cantante norvegese dei Leprous che con “16” si lascia andare ad un bellissimo album da solista. La sua voce tocca cuore e anima e solletica le emozioni, una voce che avvolge e che fa chiudere gli occhi, nella title track “16”, song sinfonica che cresce man mano che le note si rincorrono, in “Remember Me”, brano dalle sonorità molto moderne e che evadono da qualsiasi schema ed etichettatura, non è prog, non è metal e forse nemmeno rock, è musica che rapisce e anche in “A Beautiful Life”, dove la voce di Solberg raggiunge falsetti e vocalizzi impensabili e la musica ci fa muover come in una danza tribale anche nei momenti dove non c’è assolutamente nessuna ritmica.
Un giro di pianoforte barocco introduce e conduce “Where All The Twigs Broke”, con le sue atmosfere toccanti. C’è un po’ di rap con la voce di Ben Levin in “Home” e “Blue Light” è ambient, atmosfere glaciali e avvolgenti nello stesso momento e con momenti vocali eccellenti. Gli ultimi 3 brani occupano gli ultimi 25 minuti dell’intero CD, “Spitting The Soul” con i growls di Ihsahan, “Over The Top” e le sue atmosfere soffuse che crescono ed i vocalizzi incredibilmente emozionanti del cantante norvegese e la lunga “The Glass Is Empty”, più di 11 minuti di rock sinfonico e alcune atmosfere che possono ricordare i Sigur Ros. A costo di essere ripetitivo, Einar Solberg è una delle migliori e particolari voci del metal e del progressive, ma della musica in generale e tornerò a parlare presto di lui per l’uscita del suo album acustico.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- 16
- Remember Me
- A Beautiful Life
- Where All the Twigs Broke
- Metacognitive
- Home
- Blue Light
- Grotto
- Splitting the Soul
- Over The Top
- The Glass Is Empty
Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Metal/Progressive Rock
Anno: 2023
VOTO
Band:
Einar Solberg: Voce e tastiere
Keli Guðjónsson: Batteria
Tor Egil Kreken: Bassoi
Raphael Weinroth-Browne: Violoncello
Chris Baum: Violino
Pål Gunnar Fiksdal: Tromba
Nora Hannisdal: Corno francese
Runar Fiksda: Trombone
Jon Henrik Rubach: Sax
Þórður Sigurðarson: Organo
The City of Prague Philharmonic Choir: Cori
Ben Levin. Chitarra nei brani 2, 3, 8 e 10 e voce aggiuntiva nel brano 6
Magnus Børmark: Chitarra nei brani 2, 3, 4, 8 e 10 e voce aggiuntiva nel brano 10
Star of Ash: Campionatore e voce aggiuntiva nel brano 4
Asger Mygindç Voce e chitarra nel brano 7
Ihsahan: Chitarra e voce nel brano 9
Tóti Guðnason: Chitarra e pianoforte nel brano 11
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!