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EARTHSET – Bound

EARTHSET – Bound

Gli Earthset sono un quartetto alt-rock bolognese insieme dal 2012, dopo l’esordio del 2015 con il concept album “In a State of Altered Unconsciousness” e l’EP “POPISM” del 2017, nel 2018 realizzano la sonorizzazione del film muto “L’Uomo Meccanico”, pellicola italofrancese del 1921 restaurata dalla Cineteca di Bologna. Da questa esperienza nasce un tour, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, che li porta a presentare la sonorizzazione lungo tutto il territorio nazionale e anche all’estero. Nella seconda metà del 2021 viene completato il progetto del nuovo disco “Bound”. Registrato con i quattro nello stesso ambiente, dal vivo ed in un’unica sessione, il disco affronta il tema delle relazioni come fondamento dell’esistenza ed uscirà a marzo 2022. Nelle intenzioni degli Earthset, “Bound” non è solo un LP, ma un’unitaria opera d’arte che abbraccia musica, letteratura, fotografia, performance live e arti visive. Il tema centrale, le “relazioni”, umane e non, quale base su cui poggia l’esistenza, è la chiave di lettura dell’intero progetto e della scelta di registrare il disco dal vivo, in un’unica sessione senza soluzione di continuità. Ogni canzone è collegata alla precedente ed alla successiva, ogni brano ha il proprio video che, unitamente agli altri, andrà a comporre un’unica narrazione audiovisiva.

Bound è un concept unico che si dipana su un filone torrido e distopico fatto di suoni disturbati e lancinanti, una sorta di mix tra post-punk e agro alternative, che rappresenta il passaggio a una maturità artistica per la band. Un traguardo, o meglio un passaggio ulteriore, che vede l’assestarsi completo di una trama già apprezzata e nell’Uomo Meccanico, che ora trova la sua sede naturale in questo nuovo prodotto. Così si passa all’ascolto di un brano aggressivo come Tourists and terrorist che unisce forza a passaggi malinconi, alla delicatezza dell’Arpeggio e quindi a un’intrigante High hopes con un drummin’ che si interseca con tocchi di corde. Ottimo il gioco di canto e corde su The mirror, resta questo misto di rabbia che si alterna a passaggi più ragionati, una sorta di forte-piano-forte che risulta molto efficace. Proseguendo nell’ascolto colpiscono una distopica e disturbante Crossroads, lama sanguinante piantata con forza, e si chiude il disco con due brani con A momentary glance of simplicity e Pills che racchiudono tutta la summa del fil rouge che anima il disco, o meglio, varie diverse anime che confluiscono in un prodotto valido e compatto da tenere in alta considerazione.

MAURIZIO DONINI

Tracklist:

  1. Entering this universe coming out of a blackhole
  2. Tourists and terrorists
  3. Arpeggio
  4. Strings
  5. High hopes
  6. Unspeakable now
  7. The mirror
  8. The stranger’s eye
  9. Crossroads
  10. A momentary glance of simplicity
  11. Pills

Credits:
Produced by Earthset, Carlo Marrone, Claudio Adamo
Recorded at Vacuum Studio by Simone Padovan, Claudio Adamo
Mix and Master by Claudio Adamo
Artwork e video by Elide Blind, Simone Tacconelli

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VOTO

Band:
Ezio Romano – chitarre, voce
Costantino Mazzoccoli – chitarre
Luigi Varanese – basso
Emanuele Orsini – batteria 

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