DYLYN – The Sixty90s

Con influenze che spaziano da Blondie a Black Sabbath, DYLYN (Gwendolyn Lewis) ha creato uno stile unico tra rock and roll e brillanti ritornelli pop, un rock alternativo che omaggia il sound degli anni ’90 e i caldi ritmi degli anni ’60, un viaggio musicale che fluisce in ‘The Sixty90s’, il disco di debutto in arrivo il 28 ottobre con Nettwerk Music Group. Cantante e cantautrice di Vancouver, fonde diversi stati d’animo tra melodie rock ed industrial che si alternano all’indie-pop. Dopo essere arrivata nella Top10 in varie classifiche di Billboard, DYLYN ha pubblicato l’ep di debutto nel 2018, ‘Sauvignon and a Kimono‘, il cui singolo, ‘Secret’, ha raccolto milioni di stream su Spotity ed ispirato migliaia di video di fan in tutta la community delle anime ed avatar. Dopo un paio di successivi ep, ‘Let You’ e ‘Only Us‘, pubblicati sempre in indipendenza, nel 2012 pubblica ‘Make It Naked’, una raccolta di brani che preparano il terreno per ‘The Sixty90’s‘. Tra una pubblicazione e l’altra, DYLYN ha vissuto in un alveare creativo con vari artisti, continuando a scrivere e a confrontarsi, fino ad entrare in studio con i produttori Ryan Guldemon (di Mother Mother) e Parker Bosslet (bassista di The Mounties, Hot Hot Heat), al lavoro sul disco di debutto.

Una bella sorpresa per chi non la conosce e una conferma assoluta per chi ha già gradito la bravura di Dylyn. Album che colpisce dal primo accenno per la voce eccellente dell’artista, con l’attacco contorto di Hurt che porta a una splendida Hellbound, malinconica ed affascinante la ballad Bring on the blues, affascinante e intrigante la slow ballad You che si contrappone alla deflagrazione ringhiosa di Liberate me. Gran bel disco tutto da ascoltare, un pop rock costruito in maniera mirabile, voce e suoni si incastrano alla perfezione, luccicanti e intensi, un altro notevole successo per Gwendolyn.

MAURIZIO DONINI