DEAP VALLY – American Cockroach

Continua la sperimentazione collaborativa di Lindsey Troy e Julie Edwards: dopo ‘Digital Dream’, che vedeva i feat. di jennylee (Warpaint), Peaches, KT Tunstall, Jamie Hince (The Kills) e Zach Dawes (The Last Shadow Puppets), Deap Vally sono pronte a pubblicare ‘American Cockroach’, il nuovo ep in arrivo il 18 giugno. Anticipato dal singolo ‘Give Me A Sign’, l’ep contiene quattro nuovi brani e le collaborazioni di Jennie Vee (Eagles of Death Metal) ed Ayse Hassan (Savages). Co-prodotto da Deap Vally e Josiah Mazzaschi (Jesus And Mary Chain, Idles) al The Cave Studio a Los Angeles, ‘American Cockroach’ è personale e satirico, con testi che sembrano fatti appositamente per i perdenti ed i fuorilegge, per i giorni in cui sembra che nessuno ti capisca. Dibattute da anni sul continuare ad essere un duo, Deap Vally, invece di diventare un trio, hanno intrapreso una nuova strada creativa e collaborativa, incrociando le proprie esperienze musicali con gli artisti presenti in ‘Digital Dream’ ed in ‘American Cockroach’, cooperando anzichè commissionando. Il risultato è una rinascita per Deap Vally, molto più di quanto loro stesse si aspettassero, rompendo le precedenti abitudini e lasciandosi trasportare dal flusso creativo, aggiungendo suoni seguendo il ritmo dei brani, senza limitare alcun strumento. I due ep seguona la collaborazione con Flaming Lips nel progetto Deap Lips, il cui omonimo album è stato pubblicato nel 2020.

Un EP che rappresenta una ventata di freschezza, non disdegna un sound sognante nell’opening Give me a sign, si scatena assieme a Jennie Vee in I like crime. La titletrack è una indemoniata e punkeggiante corsa a perdifiato, American cockroach è sparata fuorigiri sia come canto che musica, la tempesta che precede una placida e deliziosa soft ballad come Better off with nothing che va a chiudere il disco. Un album che gioca su un perfetto equilibrio tra ritmo, aggressività e melodia, il risultato sono quattro pezzi di ottimo livello che assicurano un piacevolissimo ascolto.

MAURIZIO DONINI