DAVID HARROW – Lost in the circle
Visionario della musica elettronica, David Harrow è un produttore nato a Croydon (UK) con sede a Los Angeles. Pubblica sin dai primi anni ’80 con un repertorio che abbraccia l’intera musica elettronica, approfondendo suoni dub e sperimentali come parte della band house On-U Sound, fino ai ritrovi rave di Londra con Andrew Weatherall. Come autore, David Harrow ha scritto e co-prodotto due grandi successi di Gary Clail, ‘Human Nature (Bad Natured)’ e ‘Who Pays The Piper’, oltre ad aver registrato e co-prodotto brani per artisti come Lee ‘Scratch’ Perry, Bim Sherman e Mark Stewart e suonare in tutto il mondo con loro. Nel 1990 David ha remixato ‘Enjoy The Silence’ dei Depeche Mode e ‘You Got The Love’ di Candi Staton, ottenendo il plauso della critica. Cinque anni dopo ha scritto il grande successo mondiale di Billie Ray Martin, ‘Your Loving Arms’. Nel 2003 Harrow ha iniziato a comporre musiche per film e tv. Ha collaborato a lungo con Alex Patterson di The Orb, con mix presenti nelle recenti pubblicazioni di The Orb e in progetti imminenti per Orbscure Recordings, l’etichetta di Paterson. “I suoni delle campane della chiesa e il canto dei vicini Sufi dal cortile sottostante, gli inviti alla preghiera echeggiano in tutto il mio quartiere, echeggiano ovunque come fanno nei miei sogni” afferma David Harrow.
Disco colmo di suoni astrofisici quello di David Harrow, colori lucidi, trama sognante, questa colonna sonora è stata registrata in uno studio pieno di sintetizzatori modulari, tra cui il sistema Makenoise B+G ed ampi moduli Intellijel, nonchè una varietà di strumenti e percussioni acustiche. Il disco è anticipato dal primo brano reso pubblico, il singolo ‘Kreusberg83’, un omaggio alla città di Berlino ed al quartiere di Kreuzberg negli anni ’80, all’epoca una zona industriale piena di fervore creativo. Harrow ha ritrovato delle registrazioni incise all’epoca, tra strumenti turchi e ronzii che sono stati riformulati in nuove melodie. Ma l’album si apre con una distopica e ancestrale Denisovan’s Dream che colpisce subito forte, come I cori di gabbiani nell’epica Clovis o le architetture cattedraliche gonfie di elettronica in Mother. La chiusura è affidata all’abrasiva Zzikal, un foglio di carta vetrata che scorre con grande personalità. Disco potente e ricco di trama, costruito alla perfezione, compatto e incisive, ottimo lavoro per tutti gli amanti della musica ambient, ma non solo.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
Denisovan’s Dream
Kreuzberg83
Clovis
Mother
Zzikal
Credits:
Etichetta: Orbscure Recordings, Cooking Vinyl, The Orchard
Pubblicazione: 2 dicembre 2022
VOTO
Band:
David Harrow
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.