David Bowie – 1.Outside

BowieOutside

Con la nostra rubrica ConsigliPerGliAscolti parliamo ora di un album molto particolare, che nonostante proprio oggi  spenga 25 candeline appare ancora maledettamente futuristico e innovativo.
1.Outside di David Bowie è un capolavoro spesso incompreso. Un concept album con al centro l’indagine del detective Nathan Adler sul caso di un omicidio di una ragazzina. Omicidio appartenente al nuovo filone di stampo “artistico” ( il film Seven di David Fincher può renderne l’idea ). E da questo tema, tra l’altro raccontato con artificiosi espedienti letterari come il “cut-up”,  che si innalzano atmosfere sonore cupe e ansiogene capaci comunque di ammaliare. Si figurano immagini disturbate e disturbanti ma allo stesso tempo dotate di fascino, seppur perverso.
La magia di Brian Eno, che torna a collaborare con il Duca Bianco dopo Berlino, crea mondi imprevedibili, dove il bipolarismo del piano di Mike Gerson non sembra lasciare mai nulla al caso.
Bowie dimostra per l’ennesima volta la sua abilità nel reinventarsi senza mai perdere in autenticità. L’opera riflette il clima di inquietudine degli anni ‘90 e porta a livelli inaspettati quelle sonorità tanto ricercate da molti artisti di quel periodo.
“1.Outiside” è un capolavoro, ma non ci tiene poi così tanto ad essere definito tale.

di Francesco Vaccaro