DANGEROUS PROJECT – Cosmic Vision
Arrivano dal Perù i Dangerous Project e nascono nel 2005 come tribute band di Deep Purple, Rainbow, Alcatraz e Yngwie Malmsteen e dieci anni più tardi diventano una vera band e in “Cosmic Vision”, il nuovo album, rimettono in risalto il loro amore per le band sopra citate ma scrivono brani di loro pugno e il risultato è un ottimo lavoro di metal neoclassico che da anni non si sentiva. “Evil Strike” è un breve strumentale per sola chitarra elettrica ad opera di Oscar J. Martin che fa da preludio a “Hide In The Shadow”, splendido brano di metal neoclassico in chiaro stile Yngwie J. Malmsteen’s Rising Force, con fughe chitarristiche e tastieristiche che ci evocano gli anni ottanta e “Burning Angel” è più un mid-tempo, con risvolti anche AOR e possiamo benissimo parlare del Malmsteen di “Trilogy” e di “Eclipse” e le dita di Martin volano sul manico della sua chitarra offrendoci un guitar solo avvolgente, passionale ma anche tecnico e “Cosmic Vision”, la title-track, ha quell’intro chitarristico barocco che può risultare datato, ma che al contrario fa rabbrividire e la voce di Jose Gaona è qui più aggressiva, nella parte centrale chitarra e tastiere si inseguono con fughe degne di Bach e Vivaldi e ancora “Keeper Of The Sun”, stavolta hard rock di matrice Rainbow e Alcatrazz, dove Lube Elend rispolvera dalle sue tastiere il magico suono di un Hammond il ritornello è classicheggiante e si avvicina ai primi dischi dei Symphony X e la chitarra di Martin sa come riportare ai giorni nostri il primo Malmsteen, ma anche il primo Vinnie Moore e un tocco di Michael Romeo.
C’è la ballad, “The Fire In My Heart”, ricordate “Dreaming” di Malmsteen da “Odyssey”? Chitarra acustica, melodie struggenti e classicheggianti, una ballad che strappa i cuori e c’è poi il chitarrista che imbraccia l’elettrica e ci offre un ennesimo guitar solo dove la tecnica rimane a servizio del cuore e del feeling e ottimi sono anche i vocalizzi di Gaona, che riescono ad arrivare anche ad acuti perfetti per il brano. L’album è tutto su ottimi livelli, un pò nostalgico e “Into To Eternity” e “Point Of No Return”, che non si spostano di una virgola dai primi Rising Force di Yngwie Malmsteen e l’ultimo brano è un outro barocco per chitarra e tastiere, ma forse è proprio per questo che piacciono. Ci sono due bonus track, “Guardian Del Sol” e “El Fuego En Mi Corazon”, che altro non sono che le versioni in lingua spagnola delle tracce 5 e 6. Niente di nuovo? Sicuramente!! Cose già sentite? Senza ombra di dubbio!! Ma se amate il metal neoclassico in tutte le sue forme, tutto questo passerà in secondo piano.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Evil Strike
- Hide In The Shadows
- Burning Angel
- Cosmic Vision
- Keeper Of The Sun
- The Fire In My Heart
- She Doesn’t Believe In Love
- Never Surrender
- Into To Eternity
- Point Of No Return
- Guardian Del Sol (Bonus Track)
- El Fuego En Mi Corazon (Bonus Track)
Label: Shaded Moon Entertainment/Nuevo Era Records
Genere: Neoclassical Metal
Anno: 2020
VOTO
Band:
Jose Gaona: Voce
Oscar J. Martin: Chitarra
Eddy Geott: Basso
Luber Elend: Tastiere
Miguel Franco: Batteria
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!