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COLLEEN GREEN – I Want to Grow Up

COLLEEN GREEN – I Want to Grow Up

Il secondo studio album di Colleen GreenI Want To Grow Up” uscirà sempre su Hardly Art a fine Febbraio 2015. Questa raccolta di nuove canzoni è scritta da una più matura Colleen Green che si inoltra attentamente nel campo minato delle emozioni. La sua ferma convinzione nel vero amore è sfidata dal tumulto interiore causato dall’entrata nell’età adulta, ma questo non significa che la sua fede sia sconfitta, nelle sue canzoni si nota ora un crescente dolore legato alla maturità e un’ansia per il futuro. Dal punto di vista sonoro, questo nuovo album, presenta un cambiamento importante per la cantautrice conosciuta per le sue registrazioni fatte in casa: in questo album viene aiutata dai suoi amici Jake Orrall dei JEFF The Brotherhood e da Casey Weissbuch dei Diarrhea Planet con i quali ha collaborato per più di 10 anni allo Sputnik Sound di Nashville.

I want to grow up è solido, ben piazzato, una ritmica attorno che è terreno duro dove stare a far correre la voce, le chitarre sono belle tirate. La cantante si atteggia bene seguendo la trama musicale fino in fondo senza perdere mai il filo, un bel riff di chitarra va ad interloquire brillantemente sul finale. Trama più semplice ed immediata per Wild one, una leggerezza di genere che prosegue in TV e si arricchisce di incursioni di chitarra in Pay attention. Deeper than love cambia colore, un velo di mistero soffuso e scuro si deposita sulla traccia, la voce diventa bassa e mielosa, il suono è ritmicamente ossessivo e venato di lampi elettronici. Le due parti in cui si divide Things that are bad for me sono essenzialmente molto diverse, la prima quasi brit-poppeggiante, la secondo lavica e distorta, densa di intenso bruciore, forse uno dei pezzi più belli ed incandescenti dell’album. Some people ritorna sui più sereni viali del pop facile, un momento leggero prima di tuffarsi nella torbida Grind my teeth, suono corposo e scuro, altro momento molto pregnante dell’ascolto. Si va a chiudere con una canzone facile facile, Whatever I want.

Un album decisamente di buon livello, alcuni momenti facili e leggeri, altri decisamente più interessanti ed impegnativi, si viaggia tra una sorta di brit-pop spensierato da ascoltare in scioltezza ad un genere più scuro e carico di pathos. Forse una direzione più precisa in quest’ultimo senso sarebbe interessante da esplorare, ma siamo comunque di fronte ad un prodotto capace di farsi ascoltare con piacere.

MAURIZIO DONINI
Voto 7/10

Tracklist:
1.         I Want to Grow Up               
2.         Wild One                    
3.         TV                  
4.         Pay Attention            
5.         Deeper Than Love                
6.         Things That Are Bad for Me (Part I)            
7.         Things That Are Bad for Me (Part II)                      
8.         Some People              
9.         Grind My Teeth                     
10.       Whatever I Want                   

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