Chiara vidonis – tutto il resto non so dove
5 Gennaio 2016
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ROCK ROCK ROCK, vi presento Chiara Vidonis, le nostre quote rosa del Rock.
Ho ascoltato tante volte questo disco e l’impressione è sempre la stessa, il modo di cantare di Chiara Vidonis mi ricorda tanto quello di Alanis Morissette. Canzoni come “Eva”, “L’Incendio”, “Il mio peggior nemico”, ma anche “Comprendi l’odio” che si traveste da lombrico ma che alla fine viene fuori come una maestosa farfalla,esternano una certa rabbia, la giusta cattiveria per dei pezzi molto interessanti, molto rock. Inizialmente cerca di sviarci con delle canzoni con sonorità piuttosto blues ma avanzando tra le tracce il carattere aumenta e viene fuori tutto il suo vero spirito, la sua vera anima rock.
Pezzi importanti che dimostrano come il rock al femminile italiano c’è ed è vivo. E cosa da non sottovalutare è la qualità con cui la Vidonis ce lo presenta.
Ma chi è Chiara Vidonis? Chiara nasce a Trieste, per decenni città di confine per eccellenza, e dove le influenze culturali non sono mai mancate anche grazie al porto più importante d’Italia. In questo contesto di continuo scambio di umanità varia, di lingue, si configura la cultura della cantautrice. Fermamente radicata nella propria identità, ha testi in italiano di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano, delle relazioni sociali, di polvere e di silenzio, di freddo intenso e di siccità; tutto questo su un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi, colmi di stimoli provenienti dalle terre natìe del rock.
Il suo debutto discografico si intitola “Tutto il resto non so dove”, undici brani totalmente scritti da lei.
La produzione del disco, estremamente curata – dalla stessa Vidonis – si avvale di musicisti in perfetta sintonia con l’universo musicale che la circonda; il rock in tutte le sue declinazioni, da quella che sfiora il punk ad un’intensa attitudine pop: Daniele Fiaschi (chitarre), Andrea Palmeri (batterie), Simone De Filippis (synth, basso, ipad), Stefano Bechini (sound engineer, supervisione produzione).
Ho ascoltato tante volte questo disco e l’impressione è sempre la stessa, il modo di cantare di Chiara Vidonis mi ricorda tanto quello di Alanis Morissette. Canzoni come “Eva”, “L’Incendio”, “Il mio peggior nemico”, ma anche “Comprendi l’odio” che si traveste da lombrico ma che alla fine viene fuori come una maestosa farfalla,esternano una certa rabbia, la giusta cattiveria per dei pezzi molto interessanti, molto rock. Inizialmente cerca di sviarci con delle canzoni con sonorità piuttosto blues ma avanzando tra le tracce il carattere aumenta e viene fuori tutto il suo vero spirito, la sua vera anima rock.
Pezzi importanti che dimostrano come il rock al femminile italiano c’è ed è vivo. E cosa da non sottovalutare è la qualità con cui la Vidonis ce lo presenta.
Ma chi è Chiara Vidonis? Chiara nasce a Trieste, per decenni città di confine per eccellenza, e dove le influenze culturali non sono mai mancate anche grazie al porto più importante d’Italia. In questo contesto di continuo scambio di umanità varia, di lingue, si configura la cultura della cantautrice. Fermamente radicata nella propria identità, ha testi in italiano di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano, delle relazioni sociali, di polvere e di silenzio, di freddo intenso e di siccità; tutto questo su un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi, colmi di stimoli provenienti dalle terre natìe del rock.
Il suo debutto discografico si intitola “Tutto il resto non so dove”, undici brani totalmente scritti da lei.
La produzione del disco, estremamente curata – dalla stessa Vidonis – si avvale di musicisti in perfetta sintonia con l’universo musicale che la circonda; il rock in tutte le sue declinazioni, da quella che sfiora il punk ad un’intensa attitudine pop: Daniele Fiaschi (chitarre), Andrea Palmeri (batterie), Simone De Filippis (synth, basso, ipad), Stefano Bechini (sound engineer, supervisione produzione).
Voto 8,5/10
Daniele “DiKi” Di Chiara
TRACKLIST
1 Cannibale
2 Comprendi l’odio
3 Le Cose preziose
4 Eva
5 Immaginario
6 L’incendio
7 Il mio peggior nemico
8 Quando odiavo Roma
9 Lo stato mentale
10 Tutto Finirà
11 Viola e bordeaux
Daniele Di Chiara
Si avvicina al mondo della fotografia in età ormai adulta, scoprendo un mondo fantastico,fatto di immagini. Unisce ben presto la fotografia alla sua più grande passione che è la musica, ed il gioco è fatto. Ora scrive per la rivista online "tuttorock.com", per la quale recensisce album, concerti e ne intervista i protagonisti. Da poco vincitore del concorso fotografico "Musica", indetto dal Museo Nazionale Della Fotografia di Brescia, piazzandosi al primo e al terzo posto.