CAST – Vigesimus
Quando si parla di progressive rock si parla quasi sempre, logicamente aggiungerei, di grandi e indiscutibili band come Yes, Genesis, King Crimson, ecc. oppure andando più avanti nel tempo dei Marillion, ma c’è un underground molto popolato di gruppi di grande livello che meriterebbero più spazio in questo splendido Universo che è il rock progressivo. Tra le tante band ci sono i Cast, band messicana che ha all’attivo quasi una trentina di album e più di quaranta anni di carriera alle spalle, eppure non se ne parla quasi mai. È fresco di stampa “Vigesimus”, il loro nuovo album che conferma e sottolinea la loro importanza nel mondo del prog se solo se ne parlasse di più. IL disegno di copertina è molto bello e torna il volto del giullare e il sound è un rincorrersi tra tastiere, chitarre e violini, per circa ottanta minuti di meraviglioso progressive rock dal taglio molto sinfonico.
“Ortni” è uno splendido strumentale guidato da trame violinistiche eccellenti, un viaggio nel miglior progressive rock sinfonico con il violino di Roberto Izzo molto presente e virtuoso e ci sono anche momenti di flamenco grazie agli interventi di chitarra acustica di Claudio Cordero e senza un secondo di pausa arriva “Black Ashes And Black Boxes”, altra splendida song impreziosita dalle parti vocali di Lupita Acuna e con interventi anche di Bobby Vidales e ancora “The Unknown Wise Advice”, quadi dieci minuti dove si alternano momenti di prog più romantico ed altri di prog più ritmato e aggressivo con sempre ottimi interventi di chitarra di Cordero che spesso duettano con il violino e le tastiere.
L’album sa farsi apprezzare come ogni lavoro dei Cast e una maggiore attenzione va anche a brani come “Another Light”, song più breve ma sempre molto trascinante e come “Manley” bellissimo strumentale molto tecnico con violino in evidenza e con un sound anche drammatico e oscuro e come “Crossing”, dieci meravigliosi minuti dove la musica sinfonica si fonde al rock progressivo creando atmosfere dove è bello immergersi e perdersi e dove c’è sempre quel qualcosa che ci appare e che ci fa esclamare tutta la nostra meraviglia, altro brano incredibilmente affascinante. In chiusura c’è “Contacto”, piccola suite di poco più di undici minuti divisa in due movimenti, completamente strumentale e dove c’è tutto il prog di grandi nomi come Yes, Genesis e Emerson Lake & Palmer e “Dredging To The Higher Plane” altra mini suite di poco più di dieci minuti, stavolta un unico movimento e con parti vocali, progressive rock sinfonico, energico e veloce. Se veramente amate il rock progressivo segnatevi questo nome, Cast.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Ortni
- Black Ashes And Black Boxes
- The Unknown Wise Advice
- Another Light
- Manley
- Location And Destination
- Crossing
- The March
- Contacto: I.Primer Acto. II. Profundi
- Dredging To The Higher Plane
Label: Progressive Promotion Records
Genere: Progressive Rock
Anno: 2021
VOTO
Band:
Luis Alfonso Vidales: Tastiere
Bobby Vidales: Voce
Lupita Acuna: Voce
Claudio Cordero: Chitarra
Roberto Izzo: Violino
Carlos Humaran: Basso e cori
Jose Antonio Bringas: Batteria e percussioni
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!