CALIGULA’S HORSE – Rise Radiant
Quinto album per gli australiani Caligula’s Horse e in “Rise Radiant” affinano ancora di più le proprie vedute musicali, allargandole, espandendole, miscelarle e renderle molto personali. Le due chitarre di Sam Vallen e di Adrian Goleby non sono mai troppo invasine, nemmeno nei solos sempre brevi ma efficaci e professionali. “The Tempest” è progressive metal, brano che si affianca alle nuove sonorità ricercate anche dagli ultimi Haken, Tesseract e Leprous, la ricerca di rendere sempre più moderna e attuale la parola progressive e “Slow Violence” ha tempi dispari e distorti, le chitarre sono più aggressive e un certo modo di cantare di Jim Grey fa venire il mente il nu metal dei Disrturbed e il ritornello torna ad essere molto melodico ed orecchiabile e c’è poi “Salt”, dove aumenta il minutaggio del brano che diventa ancora più elaborato e progressivo, c’è tecnica, virtuosismo ma anche tanto feeling nelle melodie sempre più ricercate e curate e la voce di Grey arricchisce il tutto con la sua versatilità, quasi otto minuti di emozioni e gli intrecci vocali sanno abbracciare chi ascolta.
A seguire c’è “Resonate”, brevissimo brano, poco più di due minuti e mezzo per soli tappeti atmosferici e voce carezzevole, atmosfere che solleticano la nostra anima e ancora “Oceanrise”, particolarissimo progressive metal dalle atmosfere e dalle partiture sempre molto ricercate. Vanno menzionati anche gli altri brani come “Valkyrie”, con un sound sempre più metal ed epico, “Autumn”, dove si raggiungono ancor una volta i quasi otto minuti di durata, un dolce arpeggio di chitarra acustica e linee vocali molto passionali sono l’anima di un brano che avvolge, ma poi in crescendo mette in risalto anche il grande songwriting della band e ancora “The Ascent”, quasi undici minuti di progressive metal articolato e fantasioso. Nella versione limited ci sono anche due cover, “Don’t Give Up”, il meraviglioso brano dove Peter Gabriel duettava con Kate Bush e qui Jim Grey duetta invece con Lynsey Ward, in una versione molto fedele all’originale ma con qualche chitarra distorta in più e “Message To My Girl” cover degli Split Enz, band neozelandese nata negli anni settanta. Un’altra ottima prova per una band che cerca sempre di superarsi, con risultati sempre molto positivi.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- The Tempest
- Slow Violence
- Salt
- Resonate
- Oceanrise
- Valkyrie
- Autumn
- The Ascent
- Don’t Give Up (Peter Gabriel cover)
- Message To My Girl (Split Enz cover)
Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Rock/Progressive Metal
Anno: 2020
VOTO
Band:
Jim Grey: Voce
Sam Vallen: Chitarra
Adrian Goleby: Chitarra
Dale Prinsse: Basso
Josh Griffin: Batteria
https://caligulashorse.com
https://www.facebook.com/caligulashorseband/
https://twitter.com/caligulashorse
https://www.instagram.com/caligulashorse/
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!