BUD SPENCER BLUES EXPLOSION – Vivi Muori Blues Ripeti
Seppur questa volta l’attesa per l’uscita di un nuovo lavoro dei Bud Spencer Blues Explosion – a differenza di quanto successo sino ad ora, – abbiamo dovuto attendere quattro anni, non possiamo di certo dire che Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (batteria) in questo periodo ci abbiano lasciato con le mani in mano. Tra collaborazioni dal vivo con Bombino il trio composto da Niccolò Fabi Max Gazzè e Daniele Silvestri e la malina Rokia Traoré, Viterbini si è anche permesso di far uscire FILM O SOUND (Bomba Dischi – 2015), suo secondo disco solista. Petulicchio invece ha alternato presenza sul palco a contributi in studio, su tutti LA FINE DEI VENT’ANNI (Woodworm – 2016) di Motta.
Chi ha avuto modo di seguire i BSBE dagli inizi, non rimarrà di certo deluso di quanto proposto nell’ultima fatica, dove a tratteggiare le coordinate sonore è sempre un suono caldo e spontaneo in cui vengono a gravitare, riff polverosi, retaggi stoner ed un rock di piglio in un contesto melodico mai banale. Del lotto fa parte un sostrato modernista allineato alla cortese bruschezza di una chitarra sempre pronta a fare da calco che insieme al cantato in italiano, delinea i tratti distintivi di una mordacità sonora dalla foggia prevalentemente originale. Siamo di fronte a musicisti che riescono a dar vita a brani ove vengono ad incontrarsi (o forse è meglio dire scontrarsi) urgenza espressiva e levigatezza, sempre al servizio di un istinto immediato, non limitandosi semplicemente a riproporre dei luoghi comuni, ma consentendo l’ingresso in questa riuscita combinazione, anche di fattori esterni che accrescono il risultato nel suo complesso. Per tale apertura si intenda anche il ruolo di attivi fiancheggiatori svolto da Umberto Maria Giardini (già noto come Moltheni) e l’ex-punk rocker El Tofo (alias di Davide Toffolo), autori oltre che di vari interventi vocali anche di alcuni dei testi delle canzoni di questo lavoro, a vantaggio di una capitalizzazione elaborata in quasi due anni di impegno dal risultato più che discreto. Non sorprende perciò la tipicità di genere di “La donna è blu” ove la ripetizione del brillante giro di chitarra che apre il brano prepara ad una spontanea ruvidezza, mentre l’inaugurale “E Tu?” (promossa da un video quantomeno originale) mostra un’asprezza che rimanda non poco al libertinaggio aggraziato di Edoardo Bennato. Strettamente collegato a quanto sinora ascoltato, è “Dove” in cui il giovanilistico ardore esce in maniera fluida e naturale mentre la vena pop di “Di fronte a te, di fronte a me” sembra non mettere in rilievo la potenzialità di cui è dotato lo stesso brano. Un blues elettrico e pastoso che si apre anche ad impreviste commistioni stilistiche come in “Presto sarò chi sono” dove le corde pizzicate di uno n’goni (antico strumento diffusosi in primis tra Burkina Fasu, Niger e Senegal) ci portano dritti nella cosiddetta Africa nera ed espatriare ancora nelle suggestioni purificatrici di “Calipso” anticipate da quella riuscita accoppiata a nome “Enduro” e “Io e il demonio”, esempi soddisfacenti ed aggiornati di energia e sofferenza dal sapore colto Cotton Belt.
Se a connotare il blues vi sono regolarità ritmica, ripetitività e nostalgia quel che trovate in più nei BSBE, sono passione e rigore che senza far gridare al miracolo vi allieteranno per una quarantina di minuti.
CLAUDIO CARPENTIERI
Voto: 7/10
Tracklist:
1) E tu?
2) La donna è blu
3) Dove
4) Di fronte a te, di fronte a me
5) Allacci e sleghi
6) Presto sarò chi sono
7) Coca
8) Enduro
9) Io e il demonio
10) Calipso
Release date: 23 marzo 2018
Etichetta: La Tempesta Dischi
CREDITS:
Di Fronte a Te Di Fronte a Me, Dove, Allacci e Sleghi e Coca: testo di Umberto Maria Giardini
E Tu?, La Donna è Blu, Presto Sarò Chi Sono e Io e il Demonio: testo di Davide Toffolo
Enduro: testo di Adriano Viterbini e Diego Giacomazzo
Calipso: testo di Vincenzo Leuzzi
* Adattamento di Davide Toffolo di “Me and the Davil” (Gill Scott Heron / Robert Johnson)
Musicisti addizionali:
Marco Fasolo: organi su “Di Fronte a Te Di Fronte a Me” e su “Io e il Demonio”
David Paysden, Marco Sciacqua, Marco Ghezzi e Monnelle Chiti: cori su La Donna è Blu, Presto Sarò Chi Sono, E Tu?, Enduro e Coca.
Davide Toffolo: voce su “Io e il Demonio”
Umberto Maria Giardini: voce su “Di Fronte a Te Di Fronte a Me”, “Coca” e “Calipso”.
Claps: Adriano Viterbini, Lorenzo Firmi, Federico Firmo.
Prodotto, Registrato e Mixato da Marco Fasolo.
Assistente: Federico Firmo.
Masterizzato da Max Trisotto.
Foto: Ilaria Magliocchetti Lombi
Concept: BSBE
Info e prevendite: www.dnaconcerti.com
Management: Stefano Brambilla s.brambilla@punkforbusiness.com
Booking; Dna Concerti – https://www.dnaconcerti.com/
Etichetta: La Tempesta http://www.latempesta.org/
Ufficio Stampa: Big Time www.bigtimeweb.it
I Bud Spencer Blues Explosion sono:
Adriano Viterbini: Chitarra, Voce, Basso, Ngoni, Piano e Organo.
Cesare Petulicchio: Batteria, Percussioni, Glockenspiel.
Contatti:
https://www.facebook.com/BudSpencerBluesExplosion/
https://twitter.com/budspencerblues
https://www.instagram.com/budspencerbluesexplosion
Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…