Bob Dylan – Like a Rolling Stone. Interviste
Interviste, conversazioni, conferenze stampa, discorsi: il libro curato da Jeff Burger (la traduzione italiana è di Camilla Pieretti) copre una cronologia lunghissima che documenta le tappe di un’evoluzione intellettuale, filosofico-letteraria, musicale e artistica come poche, quella di Bob Dylan. Dagli appunti di Izzy Young, fondatore del Folklore Center del Greenwich Village, le cui annotazioni danno l’idea di un Dylan timido e alle prime armi non ancora pienamente inserito, nel 1961, all’interno dello “star system” musicale, al discorso per la consegna del Nobel letto per lui nel mese di Dicembre del 2016 dall’ambasciatrice americana in Svezia, Azita Raji, dalla famosa intervista a Playboy del 1965, condotta da Nat Hentoff, a quella concessa a Robert Love nel 2015. Il volume contiene una lunga serie di documenti preziosissimi che fanno luce sull’estrema complessità e umanità del personaggio Dylan. Una parte sostanziosa degli articoli contenuti nel libro (che coprono un arco di tempo della vita e della vicenda artistica e musicale di Bob lungo ben 55 anni!) non è mai stata inserita in nessuna raccolta pubblicata in precedenza e alcuni di essi non sono mai stati pubblicati neppure in formato cartaceo. Un caleidoscopio sorprendente di umori e sensazioni, atteggiamenti polemici (soprattutto nei confronti della stampa scorretta), ironici, scherzosi o intellettualmente sinceri e onesti, di osservazioni reticenti divertite e anche divertenti e una particolarissima filosofia, quella dell’artista del Minnesota, emergono dalla lettura dei vari interventi e delle domande e delle conseguenti risposte che compongono il volume. Di certo questa sorta di zibaldone del pensiero dylaniano contribuisce a dare un’idea più precisa di quella che è la specifica cifra intellettuale del nostro. Nel libro, Dylan è colto nelle sue numerose fasi evolutive e interamente, tanto nelle sue vicissitudini artistiche quanto in quelle di carattere più intimo e personale. Le parole del curatore del volume Jeff Burger in sede di prefazione fanno apparire la prospettiva di lettura di “Like a Rolling Stone. Interviste” particolarmente intrigante. Crediamo anche noi che il lettore attento e soprattutto l’appassionato dell’opera dello scrittore di canzoni statunitense, una volta intrapresa la lettura di queste testimonianze non tarderanno ad accorgersi di quanto rivelatorie di una così magnifica personalità siano queste pagine e di quanto profondo, vario e denso di argomenti e sfumature sia il Dylan pensiero. “Dylan”, scrive Burger, “è uno dei pochi artisti di musica popolare che sa risultare affascinante in conversazione quasi quanto su disco. Le sue interviste sono particolarmente preziose perché offrono uno dei pochi approfondimenti di tipo non musicale sulla mente di uno dei più importanti artisti e cantautori degli ultimi cento anni, che di rado si rivolge al pubblico in concerto e che non ha mai prodotto un’autobiografia completa e degna di questo nome.” Tutti gli eventi topici e i diversi stadi della vita di Dylan (gli inizi a New York, Woody Guthrie, il passaggio dal folk al rock, la relazione con Joan Baez, l’incidente in moto, l’incontro con i musicisti della Band, il “ritiro” a Woodstock, fino ad arrivare alle citazioni dal suo libro autobiografico “Chronicles”, alle mostre pittoriche, alle sue recenti interpretazioni di successi di Sinatra, al conferimento, appunto, del Nobel nel 2016, e cosi via) sono presenti tra le pagine: tali e tante appaiono le informazioni fornite dal volume che esso vale a tracciare ulteriori esaurienti profili biografici e autobiografici dylaniani. Tra i nomi che più ricorrono nel testo, quelli di personaggi che a vario titolo hanno incrociato la propria strada con quella del cantautore di Duluth: Woody Guthrie, Allen Ginsberg, George Harrison, Joan Baez, i Beatles, Sara Lownds, Robbie Robertson, Pete Seeger, Tom Petty, Phil Ochs, etc.. Scrive Bob nel suo discorso per la consegna del Nobel di essere come Shakespeare spesso impegnato con i suoi sforzi creativi e con tutti gli aspetti più quotidiani dell’esistenza, gli stessi che, insieme alla sua personalissima visione delle cose, ininterrottamente emergono dalla lettura di questo libro.
GIOVANNI GRAZIANO MANCA
Dettagli:
Autore: Bob Dylan
Traduttore: Camilla Pieretti
Editore: Il Saggiatore
Collana: La cultura
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 23 settembre 2021
Pagine: 592 p., Brossura
EAN: 9788842828778
amazon.it/Like-Rolling-Stone-Interviste-Dylan/dp/8842828777
ibs.it/like-a-rolling-stone-interviste-libro-bob-dylan/e/9788842828778
lafeltrinelli.it/like-a-rolling-stone-interviste-libro-bob-dylan/e/9788842828778
VOTO
Giovanni Graziano Manca è nato a Nuoro ma vive e opera a Cagliari. Laureato in filosofia, pubblicista, da sempre si interessa di cultura, in particolar modo di musica, poesia, arte, filosofia e letteratura. Numerose le pubblicazioni al suo attivo: oltre a collaborare con quotidiani e periodici, ha pubblicato volumi di narrativa e di poesia (ultimi, tutti in versi, "In direzione di mete possibili" Lieto Colle, 2014 , "Voli in Occidente" Eretica, 2015, e "Nel tempo che si muove", Antipodes, 2020, articoli e saggi su riviste specialistiche e web.