BLUES PILLS – Holy Moly!
Quattro lunghi anni dividono l’uscita di “Lady In Gold” da “Holy Moly!” terzo e nuovo album della band guidata da Elin Larsson e nel mezzo un bellissimo live “Lady In Gold-Live In Paris”. C’è uno stravolgimento di line-up al basso non c’è più Zach Anderson che è passato ad essere il chitarrista della band perché Dorian Sorraux, il chitarrista che sembrava l’anima rock della band ha preferito seguire strade più acustiche e folk e al basso c’è Kristoffer Schander. “Holy Moly!” è un album incredibilmente trascinante e coinvolgente e la voce di Elin Larsson è sempre molto potente ed emana tantissima energia e passione. “Proud Woman” è trascinante, invita a muoversi, a ballare, ricorda la fine degli anni sessanta e gli inizi dei settanta, ricorda Woodstock, gli Hippie, i Figli dei Fiori il credere in qualcosa (oggi ce lo possiamo scordare), il protestare per delle idee, per degli ideali veri ed è bello rituffarsi in quel periodo e in quei movimenti, almeno per chi scrive. Spettacolare è la voce di Elin Larsson e la band la sostiene con un sound traboccante di energia e felicità e “Low Road” è hard rock/heavy metal, brano velocissimo e che farà pogare sotto il palco (quando covid e governi lo permetteranno), un liberarsi dagli stress quotidiani, muoversi, muoversi, ballare, ballare, agitarsi e abbracciarsi in segno di amicizia, di fraternità e di pace, tutto questo all’ascolto dei primi due brani di quello che sicuramente è il miglior album ed il più maturo della band svedese, o quasi.
Brano spettacolare è anche “Dreaming My Life Away”, un tuffo nei migliori Jefferson Starship e Jefferson Airplane ma con verve più hard rock e “California” ci ricorda l’indimenticabile Janis Joplin , quel blues pieno di soul e la voce di Elin che vola in vocalizzi meravigliosi e trascinanti, un vero tributo alla leggendaria cantante statunitense e che infiammò il palco del Festival di Woodstock. Il track by track è d’obbligo e “Rhythm In The Blood” è hard rock prepotente, distorto e trascinante e con chitarre ‘brutte, sporche e cattive’, con una sezione ritmica che non perdona e con una voce incredibilmente perfetta e “Dust” ci riporta ad un sound soul e più lento. Il cd continua piacevolmente e senza mai stancare con “Kiss My Past Goodbye”, che acquisisce anche un po’ di funky music, quella più estrema e possiamo citare i Parliament, ma sempre in una versione più hard rock e con “Wish I’d Know”, splendida song, sognante e psichedelica e che può ricordare il volto più intimista di Jimi Hendrix.
Ancora tre brani, “Bye Bye Birdie”, quasi jazz nel portamento, ma rock nell’energia e nella forma, “Song From A Mourning Dove”, altra splendida song che inizia lenta e con pianoforte e voce e continua sempre slow, ma con chitarra, basso e batteria che accompagnano la voce della Larsson sempre incredibilmente avvolgente e verso il finale la chitarra di Zack Anderson si lascia andare in un solo molto passionale, e “Longest Lasting Friend”, altro brano lento, sempre di più, un abbraccio psichedelico che ci trasporta verso altre dimensioni, grazie anche agli incredibili vocalizzi di Elin Larsson. Un grande album, una grande band, una band giovane che crede in qualcosa e lo trasporta e lo trasforma in musica, un sound che cattura, avvolge e stravolte piacevolmente l’ascoltatore.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Proud Woman
- Low Road
- Dreaming My Life Away
- California
- Rhythm In The Blood
- Dust
- Kiss My Past Goodbye
- Wish I’d Know
- Bye Bye Birdie
- Song From A Mourning Dove
- Longest Lasting Friend
Label: Nuclear Blast Records
Genere: Hard Rock/Blues/Soul/Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Elin Larsson: Voce
Zack Anderson: Chitarra
André Kvarnstorm: Batteria
Kristoffer Schander: Basso
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!