BLOODY HEELS – Ignite The Sky
Difficile parlare di band provenienti dalla Lettonia, ma l’heavy metal è un genere musicale universale e i Bloody Heels nascono proprio li. “Ignite The Sky” è il loro secondo album e rafforzano il proprio sound con più professionalità e maturità. Armonie malinconiche aprono “Ignite the Sky”, la title track, ma subito riff di chitarra aggressivi e ritmiche più serrate accompagnano la voce di Valtz Berzins, potente e raggiante, così come lo è il sound, heavy metal melodico e emerge anche il talento chitarristico di Haralds Avotins, che crea solos e fraseggi molto avvolgenti e accattivanti e “Criminal Masterminds”, brano ancora più metal e aggressivo e con accenni glam e ancora “No Matter”, che al contrario punta di più su una vena melodica anche ammiccante e più radiofonica e con ritornello orecchiabile. Ci sono altri ottimi brani come “Sugar & Spice”, heavy metal roboante e roccioso e come “Farewell To Yestarday”, dove i riff di chitarra si rafforzano e anche le parti vocali, più crude e potenti. Da segnalare anche “Black Swan”, a mio avviso il brano più interessante del disco ed il più lungo, più di sei minuti di hard rock melodico con rare tinte AOR e con un tocco di fantasia compositiva in più e molto ammalianti e avvolgenti sono le linee melodiche. In chiusura l’ottima ballad “Silhouette”, in parte acustica e sorretta da melodie romantiche e accattivanti nello stesso momento e anche grazie all’espressività del cantante, l’hard rock melodico di “Healing Waters”, dove appare anche un sax e il veloce heavy melodico di “Streets Of Misery”. Band e album da non sottovalutare.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Ignite The Sky
- Criminal Masterminds
- No Matter
- Sugar & Spice
- Farewell To Yesterday
- Black Swan
- Stand Your Ground
- Thin Line
- Silhouette
- Healing Waters
- Streets Of Misery
Label: Frontiers Records
Genere: Heavy Metal/Hard Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Valts Berzins: Voce
Haralds Avotins: Chitarra
Gunars Narbuts: Basso
Gustavs Vanags: Batteria
Special Guests:
Erna Daugaviete: Violoncello in “Silhouette”
Dagnis Rozins: Sax in “Healing Waters“
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!