BLINDUR – 3000 Remix
Tra le più stravaganti riproposte che mi son trovato ad ascoltare in quest’ultimo periodo c’è sicuramente, l’ultima uscita di Blindur dal titolo 3000 remiX. È una pubblicazione che forse sorprenderà i seguaci del cantante/polistrumentista partenopeo che ripesca dal suo precedente lavoro A, il brano “3000x” per La Tempesta Dischi nel 2019, ma anche chi per la prima volta ci si avventura nell’ascolto di questo valido musicista nostrano che definirlo cantautore appare sicuramente limitativo. Non che essere l’esecutore di quanto si scrive possa porre dei limiti espressivi, ma di certo Massimo De Vita (vero nome dell’alias Blindur) può essere definito molto di più, visto che nelle sue composizioni è facile ritrovarvi anche sì musica di autore, fusa però, in maniera personale con sonorità non convenzionali e che non di rado subiscono anche tra gli altri generi, un’irradiazione post rock.
Probabilmente i positivi riscontri di critica raccolti con il secondo lavoro (A appunto) e per altro rafforzati dal gradimento delle numerose esibizioni live, hanno sicuramente incoraggiato De Vita a dar luce a questa insolita pubblicazione per la quale è bene mettere da parte pregiudizi e lasciar giudicare solo dopo avervi prestato una doverosa attenzione. Dare una nuova vita a 3000x che avevamo tutti conosciuta in una versione dove la chitarra affidata ad Andrea Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, non mancava di trasmettere sensazioni di incertezza e solitudine, ma specchio di una lucidità compositiva che potremmo definire maiuscola. Una canzone che a tutti gli effetti viene svestita del suono originale per essere poi rimessa a nuovo attraverso la perizia di produttori e dj tutt’altro che casuali come Marco Messina (Dub Master nei 99 Posse) e Speaker Cenzou (rapper discendente del cosiddetto neapolitan power) che amplificano una versatilità del brano definendone nel dettaglio, aspetti che potevano sfuggire anche ad un attento ascolto della prima versione. L’anima reggae di 3000x fuoriesce in tutta la sua solarità nella versione della Sanacore All Stars, ove ad emergere sono suoni succulenti ma puliti, con la capacità di accostarsi ad un genere la cui primaria ambizione è quella di divertire e far ballare senza obbligatoriamente sballarsi. Nulla di estremamente esaltante nelle pur apprezzabili versioni ritoccate da il MAGO e da ADM, dove il tentativo di dar luce ad esalazioni psichedeliche viene raggiunto – almeno a parere di chi scrive, – solo in parte.
Un’uscita il cui intento di valorizzare un brano attraverso la ricerca di nuove soluzioni deve essere sicuramente apprezzato in quanto pienamente in linea con gli odierni (e prevalenti?) mezzi di ascolto, dove a stimolare il gradimento sono i numerosi ascolti attraverso le molteplici piattaforme di condivisione disponibili via web, ma per cui onestamente riterrei esagerato consigliarne l’acquisto di un supporto fisico.
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
- 3000X Marco Messina remix
- 3000X Whodamanny remix feat. Fabiana Martone
- 3000X Sanacore All Stars remix
- 3000X Indigo remix
- 3000X il Mago remix
- 3000X Sodo Studio (Speaker Cenzou) remix
- 3000X ADM remix
Credits:
Pubblicazione: giugno 2020
Label: La Tempesta Dischi
Masterizzato da Giovanni Nebbia presso “Ithil World mastering”
copertina di Videl Art
Un grazie speciale a:
Adriano Viterbini che, avendo suonato la chitarra elettrica nella versione originale di “3000X”, ci ha concesso di deformare, rielaborare, trasformare le sue tracce;
Paolo Alberta per essere sempre pronto a farsi coinvolgere nelle nostre follie;
Carlo Garrè per i consigli sempre preziosi;
tutti i producer, dj e musicisti che hanno regalato a questa festa il suono e il cuore.
Band:
Massimo De Vita – voce, chitarre, synth, percussioni
Carla Grimaldi – violino, percussioni, toy piano, voce
Michelangelo micki Bencivenga: chitarra elettrica, banjo e cori
Jonathan Maurano – batteria e percussioni
Luca Stefanelli – basso, synth, percussioni e cori
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Spotify: https://spoti.fi/30UnVpN
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…