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BAROCK PROJECT – Time Voyager

BAROCK PROJECT – Time Voyager

Ad un passo dai venti anni dal primo disco, i Barock Project ci deliziano con “Time Voyager”, un album che conferma le qualità della band e del loro sound d, ne amplifica le potenzialità e aggiunge un’altra perla all’affilato e meraviglioso mondo del progressive rock. Verso la fine degli anni settanta si urlava che il punk aveva spazzato via il progrssive, ma è sempre stato un “fake”, (visto che piace tanto oggi usare queta parola). C’è sempre stato grande fermento nel corso di più di 50 anni dalla nascita del progressive un fermento vivo negli anni 80 (Marillion, IQ, Pendragon e tanti altri), negli anni novanta (Spock’s Beard, Flower Kings e tanti altri e in quest’ultimo quarto di secolo un posto di primo piano lo meritano, secondo me, proprio i nostri Barock Project, una band che sa unire alla perfezione il progressive rock ed il rock sinfonico e quest’ultimo album “Time Voyager”, sa farsi apprezzare e guadagnerà un posto anche nel cuore di molti prog fan e non solo. “Carry On” e “Summer Set You Free” sono due ottimi brani di progressive rock molto articolato, vivace e fantasioso con le tastiere di Luca Zabbini in evidenza ma anche la chitarra di Marco Mazzuoccolo ha un ruolo molto importante.

Un sound più atmosferico ha “An Ordinary Day’s Odyssey” e atmosfere celtiche e sinfoniche abbelliscono “The Lost Ship Tavern”. Letteralmente splendido è “Voyager”, una lunga parte strumentale tecnica e ricca di atmosfere avvolgenti e magnetiche e la parte cantata non è da meno e “Morning Train” è una altro brano meraviglioso, un pianoforte e la voce di Alex Mari e il brano poi vola riecheggiando momenti sinfonici con lo tastiere che creano una vera sinfonia e la chitarra che vuole omaggiare, nel suono e nello stile, quella di Brian May dei Queen e sono proprio i Queen che nel contesto progressive e sinfonico del brano, aleggiano nella parte strumentale centrale. C’’è ancora tanto in questo ottimo album come le divagazioni jazz di “Propaganda” e il progressive articolato tra Gentle Giant e Yes di “Lonely Girl”. L’album finisce nel migliore dei modi con le delicate armonie acustiche di “Kyanite Jewel”, con accenni anche al folklore Mediorientale e le trascinantissime sonorità prog/hard rock di “Voyager’s Homecoming” I Barock Project sono un a garanzia, in ogni album rendono tutto il progressive rock ed il rock sinfonico DNA per il proprio sound, con grande maestria, personalità , passion e con una tecnica strumentale che non è seconda a nessuno.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

01. Carry On
02. Summer Set You Free
03. An Ordinary Day’s Odyssey
04. The Lost Ship Tavern
05. Voyager
06. Morning Train
07. Propaganda
08. Shibuya 3 A.M.
09. Lonely Girl
10. Mediterranean
11. Kyanite Jewel
12. Voyager’s Homecoming

Label: Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Anno: 2024

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/10
VOTO

Band:
Alex Mari: Voce e chitarra
Luca Zabbini: Tastiere, chitarra acustica e cori
Eric Ombelli. Batteria
Marco Mazzuoccolo: Chitarra
Francesco Caliendo: Basso

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