BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – Orlando: Le Forme Dell’Amore
Un album molto atteso e finalmente è realtà. Il Banco Del Mutuo Soccorso realizza un’opera ambiziosa, una rock opera “Orlando: Le Forme Dell’Amore”, concept ispirato al poema L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Opera rock scritta da Vittorio Nocenzi (musiche e testi) insieme al figlio Michelangelo Nocenzi che scrive le musiche e suona il pianoforte in due brani e i testi affidati anche al romanziere e sceneggiatore Paolo Logli. Un album di lunga gestazione che ha richiesto circa 8/9 anni di lavorazione e nel mezzo, nel 2019, la band con una formazione rinnovata, ritornò con “Transiberiana”, ottimo album che uscì per Inside Out Music/Sony Music, label e major che hanno curato anche l’uscita di questo nuovo album. E’un lavoro complesso ed articolato, ma fluido e ricco di soprese e momenti strumentali eccellenti e i testi oltre a citare il poema di Ariosto, risultano essere anche molto attuali, impegnativi e che fanno anche pensare e riflettere.
“Proemio” è una breve introduzione, un piccolo gioiellino di progressive acustico, pianoforte, chitarra acustica e una bellissima performance vocale di Tony D’Alessio e “La Pianura Rossa” è uno spettacolare brano con ritmiche dispari ed articolate e le dita di Vittorio Nocenzi che volano nei tasti d’avorio del suo pianoforte, ma il brano ha un’impronta molto rock e aggressiva e con divagazioni strumentali e tastieristiche degne del primo periodo del Banco Del Mutuo Soccorso e “Serve Orlando Adesso” è un altro ottimo brano ma più atmosferico dove emerge anche il guitar work di Filippo Marcheggiani e di Nicola Di Già e Vittorio Nocenzi rispolvera anche un timido Hammond, delizia per le orecchie di ogni prog fan e non solo.
Arriva poi “Non Mi Spaventa Più L’Amore”, che ha ambientazioni anche folk, il nostro folk, quello mediterraneo e “Non Serve Tremare”, altro brano più rock ma sempre con linee melodiche avvolgenti. “Le Anime Deserte Del Mondo” ha spunti melodici molto interessanti e scivola in alcune tentazioni jazzate, specialmente per l’uso del basso di e il suono di un Moog porta a “L’Isola Felice”, le onde del mare, cinguettii di uccelli, una voce narrante nella parte iniziale e poi tante sfumature per un brano ‘diverso’, ma sempre molto avvolgente e fantasioso, a volte ho captato delle atmosfere che mi hanno ricordato alcune cose di Franco Battiato. Siamo oramai a metà album e la soddisfazione è alle stelle ma l’album continua con “La Maldicenza”, dove torna il Banco Del Mutuo Soccorso più articolato, virtuoso e progressive, giri di basso, di chitarra e tastiere a volte ipnotici per uno strumentale di grande effetto. Torna la voce di Tony D’Alessio in “Cadere O Volare”, tra atmosfere sinfoniche e progressive, rock energico e vivace e con un finale dove al prog si aggiungono momenti strumentali funky/jazz e “Il Paladino”, strumentale spettacolare con uno strepitoso Vittorio Nocenzi alle tastiere e pianoforte che rincorre chitarra e basso ed un drumming tecnico ed impetuoso, uno dei brani più tecnici mai sentiti dal Banco.
“L’Amore Accade” è una ballad pianistica emozionante e toccante e dove si parla d’amore non poteva non esserci la voce di Viola Nocenzi, figlia di Vittorio che accarezza le note e abbraccia chi ascolta con la sua bellissima voce che incanta in questo brano, ballad di rara bellezza e i quasi 7 minuti di “Non Credere Alla Luna”, altra song dal tocco emotivo, melodie che appassionano e con chitarre anche blueseggianti che ricamano la voce passionale e intensa e il sax dell’ospite Carlo Micheli che si impegna a far crescere ancora di più il brano e che duetta nel finale con il Moog di Nocenzi. Siamo quasi alla fine, ancora tre brani, la meravigliosa mini suite “Moon Suite”, più di undici minuti dove c’è tutto il mondo e l’universo del Banco Del Mutuo Soccorso, lunghe divagazioni strumentali dove le tastiere regnano ma non offuscano affatto gli altri strumenti, che si esprimono al meglio grazie a musicisti eccezionali. Poi “Come è Successo Che Sei Qui”, breve brano dalle venature pop/prog e con affascinanti momenti chitarristici, che impreziosiscono anche “Cosa Vuoi Dire Per Sempre”, altro splendido brano dalle melodie toccanti.
Un track by track dovuto, perché parliamo di una delle band più ‘evolute’ non solo del progressive rock italiano, ma anche di quello internazionale e queste mie parole non illuminano di luce abbagliante, perché la vera luce scaturisce dalle emozioni che proverete all’ascolto e una cosa è certa, “Orlando: Le Forme Dell’Amore” va ascoltato con attenzione e anche più di una volta per capire tutte le mille sfumature che ha. Certo rivedere in copertina la forma di quel ‘Salvadanaio’ ci riporta a 50 anni fa e tornano in mente gli indimenticabili Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese che oramai non ci sono più e che sarebbero fieri di questo nuovo album del loro amico Vittorio Nocenzi che ha ridato forma e vita ad un nuovo Banco Del Mutuo Soccorso e anche stavolta con musicisti di prim’ordine che contribuiscono con la loro professionalità e personalità a rendere grande anche oggi il nome Banco Del Mutuo Soccorso.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Proemio
- La Pianura Rossa
- Serve Orlando Adesso
- Non Mi Spaventa Più L’Amore
- Non Serve Tremare
- Le Anime Deserte Del Mondo
- L’Isola Felice
- La Maldicenza
- Cadere O Volare
- Il Paladino
- L’Amore Accade
- Non Credere Alla Luna
- Moon Suite
- Come è Successo Che Sei Qui
- Cosa Vuol Dire Per Sempre
Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Rock
Anno: 2022
VOTO
Band:
Vittorio Nocenzi: Tastiere, pianoforte, Moog e voce
Tony D’Alessio: Voce
Filippo Marcheggiani: Chitarre e voce
Nicola Di Già: Chitarra
Marco Capozi: Basso
Fabio Moresco: Batteria
Special Guests:
Michelangelo Nocenzi: Pianoforte e programmazione nei brani 4 e 6
Carlo Micheli: Sax tenore nel brano 12
Viola Nocenzi: Voce nel brano 11
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!