AYREON – Transitus
Decimo viaggio in quel fantastico mondo chiamato Ayreon, “Transitus” continua a creare storie fantastiche, ma stavolta siamo nel XIX secolo, una storia d’amore tra due personaggi Daniel e Abby, una storia che oltre ad essere romantiche prende una piega anche fantasy, fantascientifica e gotica. “Transitus” è un album che va ascoltato con molta attenzione e per apprezzarlo pienamente va ascoltato più volte, magari sfogliando il libretto del cd e immaginarsi le scene, creando scenografie, fotografia ecc. proprio come leggendo un libro o immaginarsi di essere a una rappresentazione teatrale e anche stavolta una serie di cantanti e musicisti eccezionali, sono le rifiniture principali per la riuscita dell’opera, perché proprio di questo si parla, di una vera e propria opera rock. Si inizia subito con sonorità epiche e maestose e in parte elettroniche, un rimando quindi ad “Actual Fantasy”, secondo album del 1996, arriva poi la voce narrante di Tom Baker, attore conosciuto per essere il Doctor Who della famosa serie e in quasi dieci minuti e mezzo si entra nel fantastico mondo degli Ayreon, violini, voci operistiche e chiari riferimenti ai Pink Floyd per quel prog fluido e delicato e si prosegue con “Listen To My Story”, più trascinante e con la bella voce di Simone Smons, l’Angelo Della Morte, che duetta con quella di Tommy Karevik che impersonifica Daniel e ancora come “Two Worlds Now One”, dove tornano ad aleggiare i Pink Floyd, splendida ballad dalle luci fiammanti e avvolgente più che mai e con la voce di Cammie Gilbert degli Ocean Of Slumber.
Ci sono poi menestrelli e giullari nella folk song “Old Friend”, con clavicembalo, flauti e archi, folklore ma più elettrico che è anche l’anima di “Dumb Piece Of Rock”, altra ottima song con spettacolari variazioni vocali che insieme a “Get Out! Now!”, dove graffianti riff di chitarra portano l’opera a parlare hard rock e heavy metal e attori dietro le quinte sono Dee Snider (Father) dei Twisted Sister che dà con la sua voce più impetuosità al brano, Joe Satriani che ci regala un suo elegante ed efficace assolo e il tappeto d’Hammond di Joost Van Den Broek e a insieme alla brevissima, dolce e romantica “Seven Days, Seven Nights”, chiudono il sipario per la fine del primo atto dell’opera. Il sipario si riapre per il secondo atto con “Condemned Without A Trial”, dove il flauto ci ricorda una versione più metal dei Jethro Tull, ma volate e fughe di tastiere riportano subito il tutto su strade progressive e ricche di pathos e energia e saltando qualche episodio si arriva a “Hopelessly Slipping Away”, con una performance vocale di Cammie Gilbert d’applausi e dove torna un po’ di elettronica, un’altra ballad che sa incantare ed emozionare anche con arpeggi di chitarra acustica e violini.
“This Human Equation” va citata per le sue parti vocali, quelle pulite e angeliche di Simone Simons e stavolta i growls della Gilbert, ebbene si è brava anche in quello e anche “Message From Beyond”, altro splendido e avvolgente brano dall’incedere psichedelico e impreziosito dalla carezzevole voce delle bella, bionda e avvenente Amanda Somerville e in più c’è anche un altro raro guitar work, quello di Marty Friedman, che sa come toccare il cuore con il suo talento a chi siede nelle poltrone della platea e della galleria del Teatro. Dopo una serie di brani brevi tra i 2 e i 3 minuti, arriva il finale con “Abby In Transitus” dai fraseggi melodici di chitarra e ancora una volta la bella voce della Gilbert e “The Great Beyond”, un gran finale, pomposo, epico e maestoso con tutti i personaggi le cui voci si intrecciano in modo emozionante. Il sipario si chiude e si riapre ed ogni personaggio esce a prendersi il meritato applauso da un pubblico che è in standing ovation, questo almeno nella mia immaginazione. Arjen Anthony Lucassen e i suoi Ayreon sono una garanzia e ogni lavoro è di alti livelli e anche questo “Transitus” sa farsi apprezzare.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
CD 1:
- Fatum Horrificum
- Graveyard
- 1884
- Daniel And Abby
- Fatum
- Why?
- Guilty
- Daniel’s Descent Into Transitus
- Listen To My Story
- Two Worlds Now One
- Talk Of The Town
- Old Friend
- Dumb Piece Of Rock
- Get Out! Now!
- Seven Days, Seven Nights
CD 2:
- Condemned Without a Trial
- Daniel’s Funeral
- Hopelessly Slipping Away
- This Human Equation
- Henry’s Pot
- Message From Beyond
- Daniel’s Vision
- She Is Innocent
- Lavinia’s Confession
- Inferno
- Your Story Is Over!
- Abby In Transitus
- The Great Beyond
Label: Music Theories Recordings/Mascot Label Group
Genere: Progressive Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Voce: Pippo
Chitarra solista: Pluto
Chitarra ritmica: Paperino
Basso: Topolino
Batteria: Minnie
www.69eyes.com
www.facebook.com/the69eyes
www.instagram.com/the69eyesofficial
www.nuclearblast.de/the69eyes
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!