AYREON – Electric Castle Live And Other Tales
Ayreon è un progetto nato per mano di Arjen Anthony Lucassen nel 1995, dopo aver militato come chitarrista nell’heavy metal band Vengeance. Il desiderio era quello di liberare tutta la sua passione per il progressive rock e con “The Final Experiment” del 1995, dà vita ad una vera e propria band attiva fino ad oggi, anche se inizialmente doveva essere solo un semplice progetto. L’anno successivo, il 1996, esce “Actual Fantasy”, album meno prog e con qualche contaminazione elettronica, ma per chi scrive ugualmente un buon album, ma purtroppo non ha avuto il successo che meritava e sempre per chi scrive, perché non è stato capito o è stato male interpretato. Lucassen attende due anni prima di tornare in scena e lo fa con quello che è forse il miglior album degli Ayreon, è il 1998 e “Into The Electric Castle” è un doppio cd edito dalla Trasmission Records e riedito anni più tardi all’Inside Out. Ogni album live degli Ayreon è oro che luccica, perché sono rari i concerti proposti, un po’ per la non passione di Lucassen per la vita on the road e dei viaggi in aereo e un po’ per la difficoltà di organizzare mega concerti teatrali e con grandi ospiti musicali dei vari album.
“Electric Castle Live And Other Tales” è il terzo live album che arriva dopo “The Theater Equation” del 2016 e dopo “Ayreon Univers: Best Of Ayreon Live” del 2018. Il doppio cd racchiude il concerto per il ventennale di “Into The Electric Castle” effettuato al Poppodium di Tilburg nella sua Olanda. Uscito in molte versioni, 2 CD+DVD, 3 LP, BD, 2 CD+2DVD+BD, download digitale, box set in legno in tiratura limitata di 1500 copie contenente l’album in vinile con earbook, un picture disc e gadgets vari e chi più ne ha più ne metta, l’intero primo CD e i primi sei brani del secondo CD racchiudono tutto “Into The Electric Castle” al completo e con tantissimi ospiti come Fish, Anneke Van Gierbersgen, Damian Wilson e tanti altri. C’è poi un lungo ancore, dove Lucassen ripercorre altri suoi progetti, eccezion fatta per i Vengeance e cito “Shores Of India” dei Gentle Storm, “Ashes” degli Ambeon, “Out In The Real World” degli Stream Of Passion, “Twisted Coil” dei Guilt Machine, la splendida “Kayleigh” dei Marillion con Fish alla voce, “Pink Beatles In A Purple Zeppelin”, titolo geniale estratto dal suo album solista “Lost In The New Real” del 2012 e “Songs Of The Ocean” degli Star One. Un ottimo live nell’attesa di “Transitus”, nuovo album di inediti degli Ayreon in uscita il 25 settembre 2020 sempre per Mascot Label Group.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
CD 1:
- Welcome To The New Dimension
- Isis And Osiris
- Amazing Flight
- Time Beyond Time
- The Decision Tree
- Tunnel Of Light
- Across The Rainbow Bridge
- The Garden OF Emotions
- Valley Of The Queens
- The Castle Hall
- Tower Of Hope
- Cosmic Fusion
CD 2:
- Robby Valentine
- The Mirror Maze
- Evil Devolution
- The Two Gates
- Forever Of The Stars
- Another Time, Another Space
- Shores Of India
- Ashes
- Out In The Real World
- Twisted Coil
- Kayleigh
- Pink Beatles In A Purple Zeppelin
- Songs Of The Oceans
Label: Mascot Label Group
Genere: Progressive Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Vocalist:
Edwin Balogh: Roman
Fish: Highlander
Anneke Van Giersbergen: Egyptian
Arjen Anthony Lucassen: Hippie
Edward Reekers: Futureman
Damian Wilson: Knight
George Oosthoek: Death
John De Lancie: Forever Of The Stars
Simone Simons: Indian
John Jaycee Cuijpers : Barbarian
Mark Jansen
Marcela Bovio
Instrumentalist:
Arjen Anthony Lucassen: Chitarra, producine e missaggio
Ed Warby : Batteria
Marcel Singor: Chitarra
Ferry Duijsens: Chitarra
Bob Wijtsma: Chitarra
Johan Van Stratum: Basso
Joost Van Den Broek: Tastiere
Ben Mathot: Violino
Thijs Van Leer: Flauto
https://www.arjenlucassen.com/content/
https://www.facebook.com/ArjenLucassenOfficial/
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!