AVATARIUM – Death, Where Is Your Sting
Da quando Leif Edling, bassista, fondatore e mastermind dei Candlemass ha lasciato le redini degli Avatarium, altra sua creatura nata nel 2012, nelle mani della cantante Jennie-Ann Smith e del chitarrista Marcus Jidell, la band svedese ha arricchito il proprio sound con contaminazioni che provengono direttamente dagli anni 70 e con forti innesti di progressive rock. “Death, Where Is Your Sting” è il quinto album degli Avatarium ed è sicuramente il più maturo, il più vario e fantasioso e il più affascinante. Un violino malinconico ed arpeggi di chitarra acustica introducono “A Love Like Ours”, splendida song con elementi sinfonici, progressivi e doom e la voce di Jennie-Ann Smith avvolge e abbraccia sempre di più e torna il violino nel finale, stavolta più impetuoso e virtuoso (Niccolò Paganini incontra il doom?) e “Death, Where Is Your Sting”, il brano che dà il titolo all’album assorbe più armonie progressive, dark ed acustiche. Il doom? Il doom arriva con la splendida “Stockholm”, dove la band canta la loro nazione, la Svezia e la loro città, Stoccolma, doom metal con forti influenze progressive, splendidi fraseggi di chitarra, un mellotron in lontananza, chitarra acustiche d’accompagnamento ed influenze che vanno dai Black Sabbath ai Candlemass passando però per King Crimson ed Uriah Heep.
Anche “Psalm For The Livin” ha un forte fascino, delicate armonie progressive e psichedeliche ci trasportano e ci cullano a metà di questo avventuroso e piacevole viaggio nella musica e nel mondo degli Avatarium e della grande personalità della cantante e “God Is Silent”, sei splendidi minuti dove tutto convive alla perfezione doom metal, progressive rock, psychedelic rock e hard rock e tanta voglia di anni 70. Ancora tre brani, tutti degni di menzione, “Mother Can You Here Me”, una richiesta d’aiuto molto suggestiva nel sound e nella voce della cantante, sempre più avvolgente e versatile e “Nocturne”, dove le chitarre tornano a graffiare ed il doom metal, quello vero, esplode in questo meraviglioso brano trascinante ed avvolgente. Chiude definitivamente il CD “Transcendent”, dove torna un sound più progressive e psych e con arpeggi di chitarra acustica nella parte iniziale e il doom metal cupo e violento nel resto del brano, ma sempre con intermezzi acustici e dark, song che racchiude tutta la grandezza della band svedese e torna quel violino che incanta, avvolge e trascina, uno strumentale di grande effetto. Sempre in crescita gli Avatarium, album dopo album.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- A Love Like Ours
- Death, Where Is Your Sting
- Stockholm
- Psalm for the Living
- God Is Silent
- Mother Can You Hear Me Now
- Nocturne
- Transcendent
Label: AFM Records
Genere: Hard Rock/Doom Metal/Progressive Rock
Anno: 2022
VOTO
Band:
Marcus Jidell: Chitarra, cori, pianoforte, violoncello, tastiere e theremin
Jennie-Ann Smith: Voce, organo e pianoforte
Mats Rydstrom: Bass
Andreas Habo Johansson: Batteria e percussion
Daniel Karlsson: Tastiere
Special Guests:
Stefan Nykvist: Cori
Svante Henryson: Violoncello
Rickard Nilsson: Tastiere nel brano 6
Hanna Helgegren: Violino
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!