AUTOGRAPH – Beyond

Una lunga storia di quasi 40 anni, gli Autograph si formano ne 1983 e tra alti e bassi sono qui ancora oggi con le redini guidate dal bassista Randy Rand, unico membro storico della band e purtroppo scomparso pochi mesi fa a 71 anni. Tornano dopo 5 anni e approdano in casa Frontiers con un album che poco si discosta da quanto detto fino ad oggi dalla band. “Beyond” è un buon album sorretto spesso dalla chitarra di Jimi Bell (House Of Lords) e una cosa è certa, energia e groove in primo piano. “This Ain’t The Place I Wanna Be” rispolvera il classico sound degli Autograph, quell’hard rock anni 80 che non ha età e “You Slave Tonight” continua sulla stessa strada, complici chitarre energiche nei riffs e nel solo e c’è anche “Everything”, song che ha molto groove. CI sono poi “Gotta Getcha” e “Take Me Fighter”, due brani frizzanti e trascinanti. “To Flying High” e “To Be Together” chiudono un album di una band che è tornata senza troppe pretese, continuando a scrivere brano senza troppi cambiamenti, semplici e trascinanti e nella versione digital c’è anche una bonus track, “Mind Of Fear”. Dopo questo ritorno continueremo a sentire parlare degli Autograph? Speriamo di si! Anche in onore di Randy Rand Per ora bentornati Autograph!!

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

This Ain’t The Place I Wanna Be
Your Slave Tonight
Everything
Gotta Getcha
Take Me Higher
Run For Your Life
Beautiful Disaster
Love Is A Double Edge Sword
Heart Of Stone
Feels So Good
Flying High
To Be Togethe
Mind Of Fear (Bonus Track Digital only)

Label: Frontiers Records
Genere: Hard Rock
Anno: 2022

/10

VOTO

Band:
Randy Rand: Basso
Simon Daniels: Voce
Jimi Bell: Chitarra
Marc Wieland: Batteria\

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2021 recensione rock'n roll

Fabio Loffredo

Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!