ANGEL VIVALDI – Away With Words, Pt. 2
Quando si parla di chitarristi, di guitar hero, siparla quasi sempre di Yngwie J. Malmsteen, Joe Satriani e Steve Vai e giustamente direi. Se si vuole andare oltre allore vengono citati anche Tony Macalpine e Vinnie Moore, ma io di solito voglio andare sempre più in là, perché ci sono molti chitarristi poco conosciuti ma che non hanno niente da invidiare a quelli già citati. Mi vengono in mente chitarristi come Neil Zaza, ne ho già parlato su queste pagine, così come ho parlato del giapponese Kyoji Yamamoto, come l’ungherese Tamas Szekeres e se vogliamo andare ancora più sulla creatività oltre che sulla tecnica strumentale, mi vengono in mente Buckethead e John 5. Angel Vivaldi è un chitarrista statunitense con origini anche portoricane e italiane e lo accosterei a questi due ultimi nomi da me citati. Il suo stile è inconfondibile, ma oltre ad essere uno shredder per eccellenza, cerca nella musica qualcosa in più e appena trovato lo inserisce nella sua musica, nel suo sound e ne esce sempre fuori un qualcosa di unico.
Non ha una discografia molto vasta qualche full-lenght e qualche EP e questo nuovo EP “Away With Words, Pt. 2” è il seguito di un altro EP uscito nel 2014 “Away With Words, Pt. 1”. C’è tanta classe nelle idee e nelle dita del chitarrista e ne esce fuori un EP con 5 tracce dove oltre allo shred si aprono le porte alla fusion, al progressive rock e alla musica acustica. “Six” è un ottimo brano che si allontana dal metal per avvicinarsi ad atmosfere progressive, fusion e jazz rock e “Seven”, song dalle avvolgenti aperture acustiche, anche stavolta il progressive è l’anima centrale e “Eight”, spettacolare brano tra jazz rock, fusion e bossa nova, una versione più virtuosa di Carlos Santana e qui Angel Vivaldi arricchisce il tutto con la sua grande tecnica strumentale e anche il basso fa il suo show, un EP breve che si chiude con “Nine”, trascinante, vorticoso ed articolato e con “Zero”, meraviglioso affresco acustico e progressive. Angel Vivaldi è uno di quei chitarristi che andrebbero valutati di più, perché con il suo stile e le sue idee si può definire innovativo e che cerca di uscire un po’ fuori dallo shred a tutti i costi, la tecnica c’è, invidiabile anche, ma ci sono anche tante idee.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Six
- Seven
- Eight
- Nine (feat. NovaGina)
- Zero
Label: Autoproduzione
Genere: Heavy Metal/Shred/Progressive Rock/Fusion
Anno: 2023
VOTO
Band:
Angel Vivaldi: Chitarra elettrica e acustica, basso e tastiere
Kilian Duarte: Basso
Gisel Costa: Tastiere
Mohini Dey: Basso
Joakim Toftgaard: Corni
Mark Moody: Tastiere
Carina Bruwer: Flauto piccolo
Randy Slaugh: Tastiere
Bill Fore: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!