ANDREA SALINI – Roses
Il compositore e chitarrista Andrea Salini torna con “Roses”, nuovo e interessante album che sa unire rock, hard rock e qualche contaminazione prog. L’intro di “Into The Storm” richiama i Nativi D’America e sterza poi verso un rock dalle tinte anche heavy, ma non mancano momenti melodici ed acustici ed “Irina” sa di hard rock e rock’n’roll, brano molto trascinante e ancora “Rock’n’Roll Dreamer”, dal gusto country/blues. Il progressive sinfonico arriva con l’avvolgente “Verum Rosa” che ha anche forti tentazioni celtiche, brano veramente eccellente, breve e strumentale a parte l’intro parlato di Mariangela Gritta Gainer e che cede il passo a “Roses”, che cambia totalmente sound, hard rock con i riff graffianti di chitarra. Il rock progressivo torna nell’altro strumentale “Starflighter”, con un ottimo guitar work di Simone Gianlorenzi, mentre un po’ di funky/soul e un po’ di reggae si affaccia in “Take Your Back”. In chiusura l’atmosferica “Love Song” e lo strumentale per il solo pianoforte di Silvia Leonetti di “The Name Of The Rose”. E’ un album vario, è un album rock, perché il rock non ha confini e ha mille colori.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Into The Storm
- Irina
- Rock’n’Roll Dreamer
- Verum Rosa
- Roses
- Starflighter
- Take Your Back
- Love Song
- The Name Of The Rose
Label: Autoproduzione
Genere: Rock/Hard Rock/Progressive Rock
Anno: 2020
VOTO
Band:
Andrea Salini: Voce e chitarra
Simone Gianlorenzi: Chitarra elettrica e acustica, lap steel, dobro, mandolino e basso
John Macaluso: Batteria
Gerry Duni: Cori
Silvia Leonetti: Pianoforte nel brano 3 e 9 e orchestrazioni nel brano 8
Pino Saracini: Basso nel brano 7
Carlo Di Francesco: Percussioni nel brano 7
Lorenzo Maria D’Arienzo: Chitarra
Mariangela Gritta Grainer: Voce narrante nel brano 4
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!