Adom – Terra
Il secondo lavoro a nome Adom – “Terra” – è un ambizioso tentativo di album strumentale che fa da colonna sonora a un ipotetico scenario post-apocalittico da guerra nucleare. I membri della band hanno forgiato una miscela esplosiva di dark metal abbinato a squarci sinfonici dalle tinte melodiche e sulfuree, con uno sfondo immaginario di fantascienza distopica. La voce sparisce di scena, a narrare sono i botta e risposta frenetici di tastiere e chitarra, scanditi dal ritmo aggressivo della batteria e accompagnati dai toni cupi del basso. Il sound è potente, carico di emozioni e sentimenti tormentati. I temi riguardano le difficoltà, gli sforzi e i sacrifici per la sopravvivenza, si riflette nella frenesia e nell’agitazione che troviamo nei ritmi, volti a ricordare lo scenario desolante, filo conduttore di tutto il lavoro.
Si viene immediatamente catapultati in questa apocalisse dal riffing cadenzato di Rux-Ian, che descrive lo scenario della catastrofe, pur lasciando qua e là qualche squarcio di speranza. L’intro è propedeutica alla comprensione della storia. La formula base del sound è inequivocabile: linee progressive tracciate sulla scia dei Porcupine Tree, oppure gli Opeth in Damnation, senza mancare di richiami più caledoscopici; ma in questa nuova fatica la compagine vicentina pare abbia ampliato i propri orizzonti a favore di tonalità più scure con approcci leggermente più heavy. Ne deriva un collage di suoni marziali, che riescono a coinvolgere in una moltitudine di umori: infatti se da un lato le influenze sopracitate sono orecchiabili, d’altro canto il citazionismo non superai mai livelli di guardia, grazie ad una altalena di rumori che convergono verso emozioni sensoriali. Perchè questo ‘Terra’ è una discesa nel profondo, nel dramma umano.
Adom è il contrario della parola moda, già questa sembra una dichiarazione di intenti per la band, che traccia la propria rotta con una personalità ed una visione davvero distintiva. Desolazione, solitudine, distruzione e morte avvolgono l’ascoltatore in questo ipnotico viaggio nell’abisso e le scelte stilistiche sono chiaramente consone ai temi trattati. Dovendo descrivere ‘Terra’ in poche parole si potrebbe definire un romanzo post apocalittico in musica, una poesia ermetica ed un invito a tornare alla vita per l’essere umano. Un lavoro instrumental che non vuole essere una mirabolante esposizione di virtuosismo, ma dove il feeling viene posto in primo piano.
Ivan Faccin
In uscita il 24 Febbraio 2024
Genere: Rock/Metal Instrumental, Doom
Tracklist:
- Rux-Ian
- Il Male
- Matangi
- Terra
- Eterno
- A-Raab
- Orrore
Credits:
Mix – Infinity Home Recording Studio
Mastering – Bosterloop Studio
VOTO
Band:
Alessandro – Batteria
Federico – Basso
Guglielmo – Chitarra
Nicolò – Tastiera
https://www.facebook.com/ADOM666/
https://www.youtube.com/watch?v=U19_fkf7vf4
vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.