ACE FREHLEY – Origins Vol. 2

The Spaceman, il primo leggendario chitarrista dei Kiss, Ace Frehley ha continuata con una sua carriera solista non proprio fortunata, tra album come Frehley’s Comet e con il suo nome. Nel 2016 uscì “Origins Vol. 1”, album di cover dove il chitarrista rileggeva brani storici dei Led Zeppelin, dei Kinks, di Jimi Hendrix e anche dei suoi Kiss e dopo 4 anni arriva “Origins Vol. 2” con altre ottime cover ben suonate e ben rilette. “Good Times, Bad Times” è un brano che conosciamo tutti, era il primo brani che apriva “Led Zeppelin” (1969), primo e fantastico album dei Led Zeppelin, qui in una versione molto fedele all’originale e forse con una potenza rock in più e molto trascinante è il guitar solo di Ace e “Never In My Life”, altra ottima versione della cover dei Mountain di Leslie West, estratta da “Climbing!” (1970) con un Ace Frehley in ottima forma e “Space Truckin’”, leggendaria hard rock song che faceva parte di “Machine Head” (1972) dei Deep Purple, ottimamente riproposta con fedeli assoli di organo e chitarra e anche la voce regge il confronto con Gillan, ma con le dovute e indiscutibili differenze e ancora “I’m Down”, trascinante e coinvolgente rock’n’roll dei Beatles che non faceva parte di nessun album ma era nel lato B di “Help!” (1965) e con un fulminante guitar solo di Ace.

La versione più hard rock di “Jumpin Jack Flash” dei Rolling Stones, anche in questo caso il brano uscì come singolo n el 1968, è incredibilmente incandescente e l’hard rock blues di “Politician” dei Cream da “Goodbye” (1969), rende omaggio a Ginger Baker e Jack Bruce che non sono più tra noi e anche al grande Eric Clapton, qui in una versione di come l’avrebbero suonata i Kiss dell’epoca. Andando avanti troviamo “Lola”, brano dei Kinks da “Lola Versus Powerman And The Moneygoround, Part One” del 1970, non molto lontana dalla versione originale e troviamo anche “30 Days In The Hole”, degli Humble Pie estratta da “Smokin’” (1972) e qui in una versione graffiante e molto trascinante e ancora una volta molto Kiss style. Non poteva mancare Jimi Hendrix per ogni amante della chitarra e per ogni chitarrista e la sua “Manic Depression” da “Are You Experienced” (1967), è qui rivisitata dall’ex chitarrista dei Kiss in maniera quasi ‘devota’, alcuni brani non si possono stravolgere e anche il guitar solo è d’effetto.

Si va verso il finale con “Kicks” di Paul Revere And The Raiders da “Midnight Ride (1966), un po’ beat, un po’ glam e un po’ rock. Chiudono gli Animals e la loro “We Gotta Get Out Of This Place” da “Animals Tracks” (1965) e resa ancora una volta più hard rock da Ace Frehley e “She”, non poteva mancare un brani dei Kiss, estratto da “Dressed To Kill” (1975), per me uno dei brani migliori dei Kiss, il riff di Ace anche suonato nel 2020 è ruvido, graffiante e trascinante. Ci sono anche vari ospiti illustri come Lita Ford, John 5, Rob Sabino, Robin Zander, la voce dei Cheap Trick e Bruce Kulick, anche lui ex Kiss e una bella copertina con reminiscenze del suo passato con i Kiss. Un chitarrista che andrebbe rivalutato perché l’hard rock è sempre una sua caratteristica ed è ancora un ottimo chitarrista.

FABIO LOFFREDO