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WOODSTOCK WAVE 50, corso vocal coaching ispirato al leggendario festival

WOODSTOCK WAVE 50, corso vocal coaching ispirato al leggendario festival

Woodstock
Woodstock Wave 50
Anteprima Arezzo SudWave Festival & Convention 2019
Al via il corso di vocal coaching ispirato al leggendario festival, curato da Fondazione Arezzo Wave e Spazio Seme, e promosso da Mibact e SIAE.

Due settimane di masterclass ed eventi off, aspettando Arezzo SudWave Festival:
da martedì 29 ottobre fino al concerto finale del 10 novembre sei talenti under 35 guidati dal vocal coach Gianni Bruschi e da altri grandi maestri della scena musicale italiana.


 La voce di Janis Joplin, i canti poetici di Bob Dylan…Nel 50° anniversario di Woodstock, Arezzo Wave renderà omaggio al leggendario festival con Woodstock Wave 50, due settimane di masterclass vocale ed eventi off curate dalla Fondazione Arezzo Wave Italia in collaborazione con Spazio Seme, nell’ambito del progetto “Per chi crea” promosso da Mibact e gestito da SIAE.

Anteprima del SudWave Festival & Convention (che abiterà Arezzo dal 7 al 10 novembre), Woodstock Wave 50 prenderà il via martedì 29 ottobre e continuerà fino al grande concerto finale di domenica 10 novembre che vedrà protagonisti tutti gli attori del progetto. Il corso di vocal coaching sarà affiancato dal  ricco programma off curato da Spazio Seme, con il progetto laboratoriale di danza e performance Contact Wave.

Sei i partecipanti selezionati tra le migliaia proposte, tutte sotto i 35 anni, per il corso di formazione artistica. Ad ognuno di loro sarà assegnata una celebre canzone di Woodstock, tra le tre da loro scelte, che porteranno sul palco dello Spazio Seme il 10 novembre (via del Pantano 36, ingresso 15 euro), insieme ad ospiti della scena musicale italiana come Petra Magoni, Finaz e Nuto, Luca Lanzi, Francesco Moneti e Valentina Volpe – che si esibiranno con brani di Jimi Hendrix, Joe Cocker e Joan Baez tra gli altri.

Ecco i partecipanti: Anastasia Brugnoli canterà “BlackBird” di Crosby, Still & Nash, Francesco Lettieri si esibirà con “Proud Mary” dei Creedence Clearwater Revival, Gaia Mazzoli con “Try” di Janis Joplin, Kevin Koci con “Mr.Tambourine Man” di Bob Dylan, Tommaso Dugato ha scelto “Beautiful People” di Melanie Safka, Jessica Caldari “White Rabbit” dei Jefferson Airplane.

I sei giovani partecipanti saranno ospitati ad Arezzo e passeranno le due settimane sotto la guida del vocal coach Gianni Bruschi dello Spazio Seme e insieme alla resident band di Arezzo Factory (Marco Faralli alle tastiere, Mauro Maurizi al basso, Andrea Cetica alla batteria e Francesco Cucini alla chitarra). In più, al loro fianco ci saranno anche illustri personaggi del mondo della musica, che dirigeranno quattro masterclass: la cantante Petra Magoni, il direttore d’Orchestra del Festival di Sanremo Diego Calvetti, il produttore internazionale Stefano Senardi e il manager musicale dell’etichetta Mescal Valerio Soave.

“I partecipanti saranno invitati a entrare in un processo che lentamente comprenderà sempre più il corpo, la fisicità, il movimento, lo spazio interiore e lo spazio scenico e, quindi, l’interpretazione e il lavoro sull’osservatore interno” dichiara Gianni Bruschi, mentore di derivazione attoriale oltre che insegnante di canto. “Dopo cinquanta anni, come possiamo rileggere tali ideali e valori umani? I giovani saranno invitati dunque a non considerare solo il livello di realizzazione di sé come interpreti, ma ad essere anche testimoni del proprio tempo e interrogarsi sul significato dei valori e degli intenti che hanno portato alla realizzazione del grande concerto americano nel 1969. Le guerre nascono prima di tutto nell’animo umano ed è lì che devono essere combattute. L’amore è parte della musica ed è la risposta al conflitto.” Un lavoro che si preannuncia non solo tecnico dunque, ma di ricerca dell’identità personale più profonda: non a caso il vocal coach ha scelto un brano che sarà eseguito coralmente nelle serate del Woodstock Wave 50, uno spiritual come “Freedom” di Richie Evans.

Non ci saranno solo lezioni e sala prove, ma anche un calendario off di eventi che porterà ritmi e perfomance di danza nel centro storico di Arezzo. Si inizia subito martedì 29 ottobre alle ore 21 presso lo Spazio Seme (ingresso 3 euro) con la proiezione del documentario “Woodstock”, premio Oscar nel 1971. Appuntamento da non perdere nei primi giorni di novembre, con Contact Wave, progetto artistico curato da Carlos Ujhama e Leonardo Lambruschini. Nato come sezione collaterale del Festival Arezzo Wave nel 2012 per poi divenire un progetto internazionale di espressione artistica, in un’ottica d’incontro e scambio culturale tra professionisti, propone due laboratori artistici: il 2 e 3 novembre Afrossà – Artistic Performance Lab, mentre dal 31 ottobre fino al 3 novembre sarà il momento Contact Jam Lab – Danza Contatc Improvisation, che si concluderanno entrambi nella mattinata di domenica 3 novembre nella perfomance con 30 danzatori da tutta Europa nel centro storico di Arezzo (nella stazione ferroviaria e nei portici di via Roma), dalle 10 alle 14. Infine, in anteprima del concerto finale con i 6 ragazzi partecipanti del Woodstock Wave 50, il calendario off dello Spazio Seme presenta sabato 2 novembre un concerto live ad ingresso gratuito, dove i giovani cantanti si esibiranno insieme, per scaldare la voce in vista dell’importante esecuzione durante il Festival.

 

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