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TUTTA L’UMANITA’ DI DIODATO NEL NUOVO ALBUM E NEL TOUR

TUTTA L’UMANITA’ DI DIODATO NEL NUOVO ALBUM E NEL TOUR

C’era grande attesa per ascoltare nuovamente un grande cantautore ed autore, come Diodato. A tre anni dalla splendida vittoria a Sanremo con l’intensa “Fai rumore” l’artista pubblica il suo nuovo progetto artistico “Così speciale” (Carosello Records) – “Amo l’essere umano con le sue fragilità: ho sempre tanta speranza”, così racconta l’artista.
Diodato racconta e narra tutta la sua umanità, il bisogno di umanità nel nuovo album e nel tour, al via il 15 aprile.

Diodato torna sulla scena musicale dopo tre anni, con un nuovo, nuovissimo progetto artistico uscito poche ore fa, un linguaggio emozionale, di condivisione, dal titolo “Così speciale“.  L’album di Diodato è stato anticipato dalla title track divenuta singolo “Così speciale”, il 3 marzo scorso. Una nuova perla che tocca le corde dell’anima.
Una dolce poesia malinconica, una poesia cantata che descrive la tristezza, la sofferenza e paura del primo lockdown, accompagnate da rimpianti e considerazioni che il tempo, congelato e fermo a causa della pandemia, ha causato e le cose perdute, sentimenti, persone.
Quando pensavo che bastasse un pò d’amore a cancellare tutti i nostri mali“.

Lo ricordiamo tutti quel Festival di Sanremo 2020 con la vittoria per la sua intensissima “Fai rumore“, in un momento storico che ci ha cambiati per sempre; nulla è e sarà più lo stesso. Dalla vittoria nella 70ma edizione del Festival di Sanremo, il cantautore pugliese si aggiudica anche il Premio della Critica Mia Martini e della Sala Stampa Lucio Dalla. Un brano intenso, vibrante, toccante e completamente ispirato che assunse un valore ed un significato profondo, che andò al di là dello splendido testo: un senso, un linguaggio, un inno di speranza, un rompere le strade aprendoci agli altri, aprendoci all’ascolto, aprendo finestre e balconi per gridare “andrà tutto bene”.  Poi non è stato così, lo abbiamo visto, l’umanità ancora fa fatica ad emergere.  Forse proprio da quella tragica esperienza di emergenza sanitaria e pandemia (abbiamo perso l’occasione per essere migliori), dovremmo noi tutti cogliere quei momenti, quei significati importanti vissuti (tanti amici, colleghi, conoscenti persi per sempre) per assumerci davvero la responsabilità di diventare più umani, empatici, donne e uomini di condivisione.
Il 2020 per Diodato è stato un anno davvero speciale: da cantautore indie, indipendente, a vincitore di Sanremo. Poi lo stop ai concerti, con la musica una delle categorie più sofferenti e colpite durante la pandemia.  Abbiamo ancora negli occhi l’artista che da solo canta – in diretta mondiale per l’Eurovision Song Contest – in una Arena di Verona drammaticamente e desolatamente vuota.  Una sensazione surreale che non scorderemo facilmente.
Lo stesso artista ricordò nelle interviste di aver fatto parte di una “emozione comune”, collettiva, non era stato solo all’Arena di Verona. Il suo ricordo di quella giornata surreale è ancora vivido in lui come in tutti noi.

La musica è lavoro e non è soltanto colonna sonora delle nostre vite. La musica è stata un fattore determinante durante i lockdown: alleviare depressione e stress, ridurre gli effetti procurati dal distanziamento sociale. La musica, lo abbiamo visto e riconosciuto, è cultura, parte integrante della società, della nostra vita e del lavoro.

Sempre nel 2020, per l’artista arrivano altri prestigiosi premi, riconoscimenti come il David di Donatello e il Nastro d’Argento come miglior canzone originale per il brano “Che vita meravigliosa“, altra perla, altra preziosità direttamente dal film La dea Fortuna del Maestro Ferzan Ozpetek.

Oggi il cantautore tarantino torna con dieci, nuovissime canzoni:
Tanto lavoro, impegno ed umanità, dietro al progetto dell’artista. “Una mano tesa verso il prossimo”, ha ribadito il cantautore tarantino. Un bellissimo album dal titolo “Così speciale”, per Carosello Records prodotto da Tommaso Colliva. Diodato è autore, direttore artistico e arrangiatore, oltre che interprete di questo lavoro accurato in ogni dettaglio e sfumatura: dieci brani tra voce, intimità del pianoforte e cori, arrangiamenti orchestrali. Tutto questo esploderà nel lungo tour estivo, si passerà dall’intimità di voce e cori alla band composta da nove musicisti che accompagneranno l’artista nei migliori club nazionali ed europei. Diodato sarà anche impegnato come direttore artistico del Primo Maggio di Taranto, un primo maggio alternativo nella sua città natale.
Così l’artista “Credo si percepisca molta luce in questo disco, io sono un amante dell’essere umano, in tutte le sue sfaccettature, fragilità e aspetti più drammatici. Ho sempre speranza”.

Alessandra Paparelli