THE CHANFRUGHEN: vinile e digitale il nuovo disco SHAH MAT
“SHAH MAT”
(Molecole Produzioni)
Disponibile da oggi in cd, vinile e in formato digitale!
Streaming del disco su Soundcloud (pubblicabile)
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E’ disponibile da oggi in formato vinile, cd e in digitale “Shah Mat“, il nuovo disco di The Chanfrughen su etichetta Molecole Produzioni.
Il secondo lavoro della band ligure – il cui titolo (in persiano “il re è morto”) è ispirato al gioco degli scacchi e testimonia l’indole anarchica che attraversa tutti i brani – è stato realizzato grazie a una campagna Musicraiser e arriva a due anni dall’esordio “Musiche da inseguimento”. Dopo il release party dello scorso 28 gennaio all’Altrove di Genova, The Chanfrughen hanno avviato un lungo tour che li vedrà protagonisti almeno sino alla fine dell’estate. Ecco le prossime date:
6 febbraio Bar Sirò, Laigueglia (SV)
12 febbraio Il Paniere, Crema
15 febbraio Riserva Indie, Massa (live radiofonico)
19 febbraio Beautiful Loser, Genova
20 febbraio Joe Koala, Osio Sopra (BG)
27 marzo Giardini Luzzati, Genova
28 marzo Reasonanz, Ancona
31 marzo Marla, Perugia
1 aprile Ferro 3.0, Salerno
“Shah Mat” è stato anticipato dal videoclip di “Belize“, Il brano è una delle otto tracce di un lavoro ancora più psichedelico che in passato, a conferma dell’evoluzione dei The Chanfrughen per questa nuova partita a scacchi contro il potere e le sciagure della vita. Rimane quella miscela esplosiva di rock settantiano, blues, accenni funk e folle attenzione alle liriche che è il loro marchio di fabbrica. Ma viene rincarata la componente lisergica del suono, anche grazie all’inserimento di un quarto elemento di tutto rispetto: Agostino Macor della prog band La Maschera di Cera.
Del resto la Liguria è terra decisamente progressive, ma da questo luogo The Chanfrughen fuggono per intraprendere insieme a chi li ascolta un viaggio geografico e mentale in luoghi vicini e lontani, in paradisi terrestri come, appunto, il “Belize” e in terre misteriose come Samarcanda (la title-track) ma anche negli animi di squallidi personaggi senza morale come il mercenario “Delle Fave” o l’egocentrico arrivista “Limonov” (dal romanzo di Emmanuel Carrère).
E nel fare tutto questo The Chanfrughen ammantano i loro brani con una sorta di psichedelia “salgariana” che incontra esotiche sonorità arabo-indiane, scie cosmiche e visioni hendrixiane rilette con sorprendente gusto personale: un crogiolo di influenze che darà il meglio di sé sul palco, dove la band porta una “botta” non indifferente.
“Shah Mat” ha insomma un animo visionario, ma le sue canzoni sono anche libertarie ed edoniste. “Con questo disco vorremmo far riscoprire la bellezza dell’inutile”, dicono The Chanfrughen. E del resto cosa c’è di meglio che ribellarsi e godere a suon di rock’n’roll per tornare ad essere finalmente noi le pedine e la mano che le muove nella scacchiera di questo mondo?
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