TEOREMA NAGAI: APOCALITTICI E ROBOTICI, 1° incontro | giovedì 24 febbraio, ore 18.30 | O …
by tuttorock
17 Febbraio 2016
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TEOREMA NAGAI:
APOCALITTICI E ROBOTICI
a cura di Paola Scrolavezza
giovedì 24 febbraio, dalle ore 18.30
via santa margherita, 10
bologna | www.onoarte.com | www.nippop.it
ONO arte contemporanea in collaborazione con NipPop, Power to the Pop – Osservatorio sulle
culture pop e J-Pop presenta TEOREMA NAGAI: APOCALITTICI E ROBOTICI a cura di
Paola Scrolavezza in conversazione con Jacopo Costa Buranelli e Francesca Scotti.
Gō Nagai è ormai saldo nel suo posto nella storia della sci-fi – e non solo giapponese – come il
creatore del primo gigantesco robot pilotato dall’interno da un essere umano: Mazinger Z. Erano i
primi anni ’70, il Giappone era in pieno boom economico grazie – non a caso – alla crescita
dell’industria tecnologica, e nel giro di pochi anni avrebbe superato l’egemonia degli Stati Uniti in
un mercato che fino a quel momento sembrava inaccessibile. Nagai era nato nel 1945, un anno
cruciale nella storia del Giappone moderno, l’anno che vede la fine non solo di una guerra ma anche
del più ambizioso sogno imperialista mai nutrito dal Sol Levante. L’anno che vede lo sgancio delle
bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, e l’inizio di un incubo senza fine. Mazinger, Goldrake e
gli altri mecha, super-robot incredibilmente potenti, sorta di salvatori tecnologici di un’umanità che
si riscopre fragile, esorcizzano le paure. Quelle di un nemico oscuro, che ancora una volta arriva dal
cielo.
Gō Nagai, classe 1945, fin da ragazzo è stato affascinato dai lavori dell’artista che in Giappone è
noto come “dio dei manga”, Osamu Tezuka. Pubblica la sua prima opera, Meakashi Polikichi, sul
numero di novembre 1967 della rivista Bokura, edita da Kodansha. Il grande successo arriva
tuttavia nel 1972, con l’arrivo sugli schermi della TV giapponese delle versioni animate di
Devilman e Cutie Honey. Seguono Mazinga e Ufo Robot Grendizer: quest’ultimo arriverà in Europa
tre anni più tardi, con il titolo di Goldrake, facendo del suo autore un’icona dell’animazione e del
manga sci-fi a livello internazionale.
L’incontro è il primo di cinque appuntamenti della rassegna, dal titolo Apocalittici e Sopravvissuti:
racconti dal futuro, che si propone di tracciare un percorso nella sci-fi del secondo dopoguerra: da
Godzilla a Star Wars, da Gō Nagai a Ballard, proiezioni utopiche o distopiche di una realtà troppo spesso
spaventosa hanno raccontato di un’umanità fragile, sospesa fra due millenni, assetata di nuovi modelli che
possano anticipare o raccontare ciò che è prossimo, ciò che speriamo non si verifichi mai o il percorso che
si compirà per arrivarci. Le creazioni letterarie e artistiche della fantascienza aiutano a comprendere e
raccontare le metamorfosi in atto e a prospettare e immaginare futuri diversi.Fai clic qui per effettuare modifiche.
*****************************************************
Apocalittici e Sopravvissuti:
racconti dal futuro
24 febbraio | 4 maggio 2016
Via Santa Margherita, 10 | Bologna
www.onoarte.com
APOCALITTICI E ROBOTICI
a cura di Paola Scrolavezza
giovedì 24 febbraio, dalle ore 18.30
via santa margherita, 10
bologna | www.onoarte.com | www.nippop.it
ONO arte contemporanea in collaborazione con NipPop, Power to the Pop – Osservatorio sulle
culture pop e J-Pop presenta TEOREMA NAGAI: APOCALITTICI E ROBOTICI a cura di
Paola Scrolavezza in conversazione con Jacopo Costa Buranelli e Francesca Scotti.
Gō Nagai è ormai saldo nel suo posto nella storia della sci-fi – e non solo giapponese – come il
creatore del primo gigantesco robot pilotato dall’interno da un essere umano: Mazinger Z. Erano i
primi anni ’70, il Giappone era in pieno boom economico grazie – non a caso – alla crescita
dell’industria tecnologica, e nel giro di pochi anni avrebbe superato l’egemonia degli Stati Uniti in
un mercato che fino a quel momento sembrava inaccessibile. Nagai era nato nel 1945, un anno
cruciale nella storia del Giappone moderno, l’anno che vede la fine non solo di una guerra ma anche
del più ambizioso sogno imperialista mai nutrito dal Sol Levante. L’anno che vede lo sgancio delle
bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, e l’inizio di un incubo senza fine. Mazinger, Goldrake e
gli altri mecha, super-robot incredibilmente potenti, sorta di salvatori tecnologici di un’umanità che
si riscopre fragile, esorcizzano le paure. Quelle di un nemico oscuro, che ancora una volta arriva dal
cielo.
Gō Nagai, classe 1945, fin da ragazzo è stato affascinato dai lavori dell’artista che in Giappone è
noto come “dio dei manga”, Osamu Tezuka. Pubblica la sua prima opera, Meakashi Polikichi, sul
numero di novembre 1967 della rivista Bokura, edita da Kodansha. Il grande successo arriva
tuttavia nel 1972, con l’arrivo sugli schermi della TV giapponese delle versioni animate di
Devilman e Cutie Honey. Seguono Mazinga e Ufo Robot Grendizer: quest’ultimo arriverà in Europa
tre anni più tardi, con il titolo di Goldrake, facendo del suo autore un’icona dell’animazione e del
manga sci-fi a livello internazionale.
L’incontro è il primo di cinque appuntamenti della rassegna, dal titolo Apocalittici e Sopravvissuti:
racconti dal futuro, che si propone di tracciare un percorso nella sci-fi del secondo dopoguerra: da
Godzilla a Star Wars, da Gō Nagai a Ballard, proiezioni utopiche o distopiche di una realtà troppo spesso
spaventosa hanno raccontato di un’umanità fragile, sospesa fra due millenni, assetata di nuovi modelli che
possano anticipare o raccontare ciò che è prossimo, ciò che speriamo non si verifichi mai o il percorso che
si compirà per arrivarci. Le creazioni letterarie e artistiche della fantascienza aiutano a comprendere e
raccontare le metamorfosi in atto e a prospettare e immaginare futuri diversi.Fai clic qui per effettuare modifiche.
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Apocalittici e Sopravvissuti:
racconti dal futuro
24 febbraio | 4 maggio 2016
Via Santa Margherita, 10 | Bologna
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