“a love song” Rassegna “Attorno al Museo” per il 40° anniversario …
A causa delle condizioni meteo avverse, si comunica che la performance a love song con Simona Bertozzi, Daniele Albanese, Angela Baraldi e Daniela Cattivelli – in programma questa sera alle h 21.15 nel Parco della Zucca antistante l’ingresso del Museo per la Memoria di Ustica, in via di Saliceto 3/22 a Bologna – è stata annullata e rinviata a domani, sabato 25 luglio alle h 21.15. L’evento rientra nell’ambito della rassegna di eventi culturali “Attorno al Museo” organizzata in occasione del 40° anniversario della Strage di Ustica.
Tutte le prenotazioni effettuate per questa sera rimangono valide per la nuova data, all’ingresso è richiesta la presentazione della ricevuta di prenotazione.
Chi non potesse partecipare all’evento di domani sera può disdire il posto prenotato direttamente dal sito www.attornoalmuseo.it oppure scrivendo una mail a info@cronopios.it.
Nella giornata di domani la biglietteria telefonica al numero 348 4021862 sarà, come sempre, attiva dalle ore 18.00 alle 20.00 per gestire i posti che sono stati disdetti e prendere eventuali nuove prenotazioni.
Questa sera il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l’installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall’artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, rimane chiuso e la visita guidata gratuita a cura del Dipartimento educativo MAMbo prevista per le h 20.00 è annullata.
In occasione dello spettacolo di domani sera, il museo osserverà un’apertura straordinaria dalle h 20.00 alle 23.00. Inoltre, fino al 10 agosto 2020, presso il museo è visibile il video ancora… Polvere, con la regia di Daniela Micioni e la consulenza artistica di Bruno Cappagli, realizzato da La Baracca – Testoni Ragazzi e l’Associazione Arte e Salute Onlus, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna. ancora… Polvere coinvolge gli attori di Arte e Salute Ragazzi, affiancati da alcuni studenti e studentesse del Liceo Copernico di Bologna e dell’Istituto Galilei di Palermo, e vuole essere una testimonianza artistica, un omaggio per il 40° anniversario della Strage di Ustica, che parte dal materiale raccolto negli anni scorsi per la produzione di attività laboratoriali e performative programmate con l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.
Un video che, ancora, parla di polvere. Di polvere che ha avvolto il corpo dello stato e delle istituzioni. Di polvere nera, che toglie il respiro. Ma anche di una cittadinanza che non si ferma, e chiede verità e giustizia, rivolgendosi a chi dovrebbe garantirle. Polvere che si trasforma e da 40 anni entra nell’ingranaggio di chi per tutto questo tempo ha coperto, insabbiato e depistato, per bloccare, smontare, e cercare di far emergere una verità per troppi anni nascosta.
L’ingresso alla serata è a offerta libera.
a love song, nuova creazione di Simona Bertozzi appositamente ideata per questa occasione insieme a Marcello Briguglio, che vedrà la coreografa e danzatrice bolognese in scena insieme al danzatore e coreografo Daniele Albanese, alla cantante Angela Baraldi e alla compositrice e musicista Daniela Cattivelli, per dare vita a un progetto performativo che ibriderà danza, canto e musica live.
Lo spettacolo è una produzione Nexus 2020, realizzata con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Almastudios – Bologna.
“Pensare a un progetto per il quarantesimo anno della strage di Ustica ha fatto emergere, tra i molti riferimenti, una riflessione sul tempo.” – racconta Simona Bertozzi – “Tempo percepito nella pienezza e nella rotondità di quattro decenni, quelli che, nell’esperienza di vita, rappresentano il passaggio dalla spensieratezza alla maturità, e il tempo sospeso, congelato e pesantissimo di una crescita negata. Di una postura mai acquisita nel compiersi della verità e la cui eco arriva potentemente dalle voci e dalle parole sussurrate dell’opera di Christian Boltanski, nel Museo per la Memoria di Ustica. Intrecciando queste suggestioni ho pensato che il progetto potesse compiersi come un canto d’amore: per la leggerezza delle serate estive, delle canzoni che escono dalle finestre spalancate, del “vento caldo dell’estate”… e d’amore dolente, spezzato… inabissato»a love song prende forma nell’avvicendamento di presenze e azioni che, come i frammenti del DC-9, sembrano emergere da una distanza incolmabile. Canti, gesti reiterati e partiture danzate si susseguono per osmosi e scambio energetico, accostando leggerezza e vertigine, nutriti dal potenziale evocativo di alcune tra le canzoni più popolari dell’estate del 1980».