SGRÒ – CONTINUA IL “MANCHI SOLO TOUR”
È iniziato il 9 luglio il “MANCHI SOLO TOUR” di SGRÒ, un tour per strada. Niente palchi, niente pubblico, niente assembramenti… Solo Francesco Sgrò, una chitarra, un amplificatore e le immancabili zanzare.
La prima parte, dal 9 al 15 luglio, si è svolta su tutto il lungomare adriatico, da Comacchio fino ad arrivare ad Ancona, passando per Cervia, Pinarella, Cesenatico, Rimini, Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, Senigallia, Fano, Pesaro, Marotta.
La seconda parte, dal 20 al 26 luglio, sarà da Ancona fino a Peschici in Puglia.
Le canzoni protagoniste sono i tre brani già editi, “In Differita”, “Le Piante” e “Maledizione”, usciti nel corso del 2020 e del 2021 e gli altri pezzi inediti che andranno a comporre in un prossimo futuro il suo primo album.
Nostalgico, metaforico, autoironico SGRÒ per molti anni ha chiuso la sua voce in casa, non permettendole mai di uscire, neanche per incontrare un pubblico di amici. Col tempo, la sua voce è diventata un tutt’uno «con le stoviglie, con i bicchieri, con qualsiasi oggetto domestico».
Era il momento di uscire e così è stato.
«Ho voglia di suonare. La situazione del covid e dei locali, soprattutto per un esordiente come me, è ancora molto difficile, non potevo stare a casa ad aspettare. Ho deciso così di partire. Questo tour per strada è davvero impegnativo – racconta Sgrò – perché sono in mezzo al mondo e il mondo non ha argini e se decide di venirmi addosso lo fa. Mi sento come se stessi cantando in una casa senza pareti intorno, sono esposto continuamente a chiunque e chiunque può entrare, fermarsi e ascoltare, oppure può rubare qualcosa di tutta questa intimità che metto in gioco. Sto provando molte emozioni: disagio, frustrazione, tenacia, commozione, nudità, incomprensione. Ma sono contento».
Francesco Sgrò, dopo anni di esitazione, a inizio marzo 2020 decide di avventurarsi nella carriera musicale, soprattutto grazie alla spinta di Andrea Ciacchini (Blonde Redhead, Bobo Rondelli, The Zen Circus, Motta), suo attuale produttore artistico.
Pochi giorni prima del lockdown esce il suo singolo d’esordio, “In Differita”, accompagnato da un videoclip, diretto da Pietro Borzì e animato da Giulia Conoscenti, che racconta una storia d’amore tra un cowboy e la sua dama. Per l’uscita del video, inserito dalla rivista DLSO tra i 20 video più belli del 2020, il suo sito si trasforma in un mini-gioco di love coaching in cui l’utente può testare le proprie abilità amorose (qui il mini-gioco https://www.francescosgro.com/in-differita/).
Il 18 settembre 2020 esce il suo secondo singolo, “Le Piante”, e per l’occasione il suo sito diventa un’immaginaria rivista di botanica con annesso il test “Che fiore sei?” (https://sgrodesktop.cargo.site/le-piante). A inizio ottobre esce anche il relativo videoclip, sempre con la regia di Pietro Borzì e interpretato da Giorgio “Jiffo” Faggion, che racconta la storia di un rider che improvvisamente, durante una consegna, si trova in un mondo a lui totalmente estraneo.
Il 22 gennaio pubblica il suo terzo singolo, “Maledizione”, canzone con la lancia un messaggio di grande frustrazione nei confronti delle relazioni e del mondo esterno. Il video, diretto sempre da Borzì e con l’animazione di Simone Brillarelli, è una travolgente sequenza di illustri citazioni cinematografiche (Kubrick, Antonioni, Coppola, Tarantino, Scorsese e altri), che, con l’aggiunta di elementi fluorescenti, trasporta lo spettatore in un mondo adolescenziale.
Francesco Sgrò nasce a Lucca, dove studia pianoforte e chitarra. Appena diplomato lascia la città e si chiude in una casa di studenti a Bologna, dove si laurea in Filosofia e poi nella magistrale di Lettere Moderne e dove tutt’ora vive.
https://www.instagram.com/sgrosgrosgro/
https://open.spotify.com/artist/4GXzWWFZ6znHdTHU7MpMY7?si=WOcCU3FKR0i76XVXa2495w
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.