Affascinata da un songwriting classico, dal grande rock’n’roll così come dallacanzone d’autore, con questo delizioso anthem, – secondo singolo del suo primo EP intitolato per l’appunto “Utopia” – Scarlet Deange mostra la propria abilità nel comporre perfette canzoni pop.
Il giro azzeccato, l’immediatezza melodica e la cantabilità del chorus, sono più che mai in evidenza.
Il tema è quello dei valori e dei disvalori proposti dal mondo contemporaneo, la perversione sociale pervasiva e la necessità di uno slancio utopico e valoriale come unica via di fuga dalla omologazione, verso il basso o il mediocre. In un contesto come quello attuale, nel quale l’appiattimento su moduli preordinati e senza troppe sfumature sembra un’esigenza imprescindibile richiesta dalla società e dal mercato, si può e si devetentare di essere utopisticamente migliori.
No alle “paranoie di alta qualità”, afferma Scarlet. Si può e si deve poter essere se stessi, restando differenti dagli altri. E per farlo non è necessario uno scontro violento: credere nella utopia personale può ancora far volare. La melodia aerea ed immediata, il riff ficcante su cui si poggia questo nuovo gioiellino pop, mediano nel migliore dei modi energia e dolcezza, e confermano Scarlet come lucidissimo e giovane astro della canzone nazionale. Basta far partire il brano per volare con lei.Scarlet Deange ha cercato e trovato solo grazie alla musica un modo per affrontare quel mondo complicato e per certi versi ostile nel quale si è trovata a crescere.
L’abbandono da parte del mondo adulto, il bullismo ed il bisogno di trovare un idea incui credere, infatti, sono solo alcuni dei temi che le piace trattare nei suoi pezzi, divenendo senza pretendere di esserlo, la voce sincera di una intera generazione digiovani.
È partita da uno strumento, la chitarra, così come hanno fatto in tanti, mapoi le è parso cosa naturale diventare a poco a poco polistrumentista, poicompositrice ed autrice ed infine cantante.
Scarlet Deange sapeva in realtà di aver bisogno di tutte quelle competenze per raccontare e per raccontarsi; dunque quei talenti musicali li ha lavorati e fatti crescere, forgiando appunto un’artista davvero completa.
Da quando ha deciso di intraprendere una vera e propria carriera da recording artist, Scarlet ha lanciato diversi singoli in rete – l’ultimo per Needa(“Brooklyn”) -, tutti finora salutati da un significativo numero di ascolti.
Eppure è solo ora, che la cantautrice romana giunge ad un vero e proprio EP d’esordio comprendente 4 pezzi, scegliendo per l’occasione di servire il proprio linguaggio insalsa pop, lei che ha sempre ascoltato di tutto, dal rock’n’roll al punk passando perl’amato R&B. “Utopia”, con i testi sfaccettati e grintosi e la bella miscela di suoni poprock “vintage”, svela con chiarezza quale sia l’idea di canzone di Scarlet.
L’ascolto risulta subito facile e piacevole, eppure il contenuto propone liriche bw riflessioni tutt’altro che banali: la ballad “Blu”, (primo singolo del progetto) racconta le sabbie mobili della depressione; “Credevi”, invece, sottende l’aspro duello tra una società che prova a schiacciare ed uniformare i giovani e la necessità di questi ultimi nel costruire a tutti i costi la propria resilienza.
“Utopia” è la via di fuga, l’unica stradapossibile per sfuggire ad un “Dicembre Nero”. Il folk e la canzone d’autore col qualeScarlet è cresciuta (De Andrè, Battiato) intrecciano eterogenei segnali pop, guidati da una voce dal delicato piglio soulful. Scarlet Deange è una realtà molto interessante.